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  Edizioni del Teatro Municipale Valli, Reggio Emilia Teatro Municipale Valli, 1 e 2 marzo 2011 Nos (Il naso) Opera in tre atti e un epilogo Libretto di  Evgenij Zamjatin, Georgij Ionin, Aleksandr Prejse Dmitrij Šostakovič dall’omonimo racconto di Nikolaj Vasil’evič Gogol’  Musica di  Dmitrij Šostakovič  Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, 2011Libro programma a cura di Lorenzo Parmiggiani e Mario Vighi Ufcio stampa, comunicazione e promozioneIn redazione: Marina Basso, Veronica Carobbi  L’editore si dichiara pienamente disponibile a regolare le eventuali spettanze relative a diritti di riproduzione per le immagini e i testi di cui non sia stato possibile reperire la fonte.  Indice Notizie  La vicenda. Šostakovič. ‘Il naso’ a Reggio Emilia. Discograa 13  Libretto 23 Atto primo 27 Atto secondo 31 Atto terzo 37Saggi e contributi  Avere naso e non far nta di niente di Franco Fabbri 63  Nos/Son (Naso/Sogno) di Roberto Fabbi 77  Perchè ‘Il naso’  di Dmitrij Šostakovič 99 Gogol’  di Vladimir Nabokov 103  Pietroburgo di Angelo Maria Ripellino 111 Casi  di Daniil Charms 115  La novella di Slawkenbergius di Laurence Sterne 123  77 Roberto Fabbi  Nos/Son (Naso/Sogno) 1.“  Il Naso è un racconto d’orrore, non uno scherzo.” (Dmitri Šostakovič) 1 Quale orrore congura questo racconto che non è uno scherzo, ma attra- verso lo scherzo si esplicita, come un’acida commedia? È il non-senso deirapporti sociali e umani nella Russia sotto lo Zar Nikolaj I, particolarmen-te in Pietroburgo. Sotto il regno trentennale (1825-55) di quell’imperatorerozzo e autoritario, la capitale è dominata da un’onnipresente burocrazia,alta e bassa, militare e civile. Una gerarchia diffusa di incomprensibili ca-riche foriere di invidie, una realtà paralizzata da piccoli poteri di interdi-zione che rendono ipocriti, o spaventati, o clamorosamente gretti, i suoiattori. Nel racconto, il sistema burocratico non viene denunciato diretta-mente, ma ltra come elemento ambientale e attraverso le minuzie della vita, delle quali è causa. La burocrazia è il motore paradossale che muove ipersonaggi lasciandoli immoti, nonché il vero bersaglio della satira.Il naso di un tale scompare e assume vita propria… sarebbe solo una sto-riella bislacca se non mostrasse l’assurdo delle reazioni al fatto: reazionedei singoli (il proprietario del naso, il barbiere che lo trova), dei tipi sociali(la quasi-aristocrazia, il medico), delle istituzioni (la polizia, il giornale),inne della folla turbinosa: famigliole con bambini, venditori ambulanti, viaggiatori, lacchè, che emergono un momento per riaffondare nella mas-sa anonima.L’incredulità sarebbe la risposta in una realtà sensata, ma ciò non accade.La reazione è surreale, rovesciata: è l’implausibilità del fatto a non esserepresa sul serio. Il naso involato che passeggia come una persona è qual-cosa di accettabile nel mondo dell’assurdo elevato a norma. Si tratta in 1. Testimony:the memoirsof Dmitri  Shostako-vich, asrelated toand edited by SolomonVolkov ,New York,Harper &Row, 1979.Opera con-troversa sulterreno ide-ologico.