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Roberta Giuliani, Danilo Leone: Indagini Archeologiche Nell’area Di Piano San Giovanni A Canosa: Il Complesso Paleocristiano E Le Trasformazioni Altomedievali

Roberta GIULIANI, Danilo LEONE:"Indagini archeologiche nell’area di Piano San Giovanni a Canosa: il complesso paleocristiano e le trasformazioni altomedievali"

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  Le ricerche sul sito L’area di Piano San Giovanni, dominata dal monumentale battistero paleocri-stiano, è ubicata nel comparto sudorientale della città di Canosa, in prossimità delprincipale asse viario dell’Apulia romano-imperiale e tardoantica, la via Traiana, ri-volta verso i vivaci agglomerati rurali del territorio, quali i vici di Cannae , a breve di-stanza, e di  Bardulos , sulla costa.La straordinaria conservazione degli elevati dell’edificio battesimale, favoritadalla sua trasformazione in frantoio nel XIX secolo 1 , ha attirato sin dagli inizi del No-vecento l’attenzione di studiosi di architettura e di storia dell’arte che hanno prodottoi primi rilievi e le prime descrizioni della fabbrica 2 . Negli anni Sessanta si risvegliòanche un interesse di carattere più spiccatamente archeologico per il monumento; unacampagna di scavi riguardò infatti nel 1967 l’interno del battistero, consentendo di ac-quisire elementi importanti circa la planimetria dell’edificio, le sue principali caratte-ristiche architettoniche e decorative, oltre che sulla committenza dell’impianto edili-zio, riconducibile al vescovo Sabino di Canosa, vissuto nella prima metà del VI sec. 3 . 1 Questa rifunzionalizzazione, come è intuibile, se per un verso impedì la progressiva distru-zione delle murature paleocristiane, d’altro canto determinò la riformulazione degli spazi in-terni all’edificio, anche attraverso l’aggiunta di nuove strutture portanti, e la modificazionedella volumetria srcinaria. 2 Per una storia di questi primi studi cfr. R. Moreno Cassano,  Il battistero di S. Giovanni aCanosa , Vetera Christianorum 5, 1968, 169-173 (poi in Puglia paleocristiana I, Bari 1970,125-129); cfr. anche R. Cassano,  Il battistero di San Giovanni , in R. Cassano (a cura di), Prin-cipi, imperatori, vescovi. Duemila anni di storia a Canosa , Venezia 1992, 857. 3 Mattoni recanti il bollo del vescovo Sabino furono rinvenuti infatti nei crolli delle volte e, in situ , in un lacerto pavimentale (cfr. Moreno Cassano,  Il battistero cit., 181-182, 212). Sulpresule canosino si veda A. Campione, D. Nuzzo,  La Daunia alle srcini cristiane , Bari 1999,32-39; A. Campione, Sabino di Canosa tra storia e leggenda , in S. Palese (a cura di),  La tradi- zione barese di S. Sabino di Canosa , Bari 2001, 23-46, con bibliogr. precedente. Vetera Christianorum Roberta GIULIANI, DaniloLEONE42, 2005, 147-172 Indagini archeologichenell’area di Piano San Giovanni a Canosa:il complesso paleocristianoe le trasformazioni altomedievali  148 ROBERTA GIULIANI, DANILO LEONE I resti archeologici vennero dunque a confermare la notizia contenuta in un’operettaagiografica altomedievale, la  Historia vitae inventionis translationis S. Sabini epi-scopi , in cui il prelato canosino viene ricordato come fondatore appunto di S. Gio-vanni Battista, evidentemente un battistero 4 .Tra il 1971 e il 1973, nell’ambito di una campagna di restauri condotta dalla So-printendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici della Puglia, fu-rono rimosse le strutture aggiunte dalla sistemazione ottocentesca all’interno del nar-tece e in quella occasione furono anche effettuati alcuni sondaggi all’esterno che por-tarono al rinvenimento di una vasta porzione musiva nell’area adiacente all’absidenord del nartece stesso 5 . Questi ritrovamenti suggerirono l’opportunità di program-mare nuove indagini mirate a verificare l’organizzazione dello spazio antistante il bat-tistero, indagini avviate un decennio dopo, in questo caso dalla Soprintendenza Ar-cheologica della Puglia, nell’ambito delle quali vennero alla luce una serie di mura-ture parallele tra loro, di orientamento E-O, concluse sul fronte orientale da una lungastruttura, parallela alla facciata del nartece, in cui si situava una conca absidale, in po-sizione assiale con l’accesso al nartece stesso; tali elementi furono variamente attri-buiti ad una basilica costruita contestualmente al battistero, sottoposta a rifacimentinel corso dell’Altomedioevo 6 , ovvero ad un atrio antistante l’edificio battesimale ri-maneggiato in età altomedievale per l’impianto di una chiesa 7 . Queste divergenze in-terpretative possono essere considerate in certa misura conseguenza della esiguità deisondaggi condotti, aspetto che compromise le possibilità di una chiara lettura dei di-versi elementi edilizi rinvenuti e soprattutto impedì in alcuni casi di cogliere in ma-niera inequivocabile i rapporti stratigrafici tra le murature. Sul finire degli anni Ot-tanta l’area tornò ad essere esplorata attraverso piccoli saggi che misero in evidenzaalcune strutture funerarie, una delle quali restituì un elemento di corredo assegnato alVII secolo 8 . 4 Si veda sul testo altomedievale J.-M. Martin,  Note sur la Vie de saint Sabin de Canosa et le prince de Bénévent Grimoald IV  , Vetera Christianorum 24, 1987, 399-405; A. Campione,  Note sulla Vita di Sabino di Canosa: inventio e translatio, Vetera Christianorum 25, 1988, 617-639. 5 Cfr. R. Moreno Cassano,  Mosaici paleocristiani di Puglia , in Mélanges de l’ÉcoleFrançaise de Rome-Antiquité 88, 1, 1976, 311-314, figg. 30, 70. 6 G. Lavermicocca, Canosa di Puglia (Bari). Piano San Giovanni , Taras 7, 1987, 84-86. G.Lavermicocca,  Nuovi scavi a Piano S. Giovanni, Canosa , in Profili della Daunia AnticaIV  ,Foggia 1989, 85-101. Sulla stessa linea è anche M. Falla Castelfranchi,  L’edificio battesimalein Italia nel periodo paleocristiano , in  L’edificio battesimale in Italia. Aspetti e problemi , Bor-dighera 2001, 281-286; cfr. anche M. Falla Castelfranchi, Canosa nel VI secolo fra Roma e Co-stantinopoli , in L. Bertoldi Lenoci (a cura di), San Sabino. Uomo di dialogo e di pace fraOriente e Occidente , Trieste 2002, 81-82. 7 Cassano,  Il battistero di San Giovanni cit., 864-865. 8 G. Lavermicocca, Canosa di Puglia (Bari). Piano S. Giovanni , Taras 8, 1988, 177-178. G.Lavermicocca, S. Sublimi Saponetti, Canosa di Puglia (Bari). Piano S. Giovanni , Taras 10,1990, 447-450; si veda anche S. Sublimi Saponetti,  I resti scheletrici altomedievali della tomba  INDAGINI ARCHEOLOGICHE NELL’AREA DI PIANO SAN GIOVANNI A CANOSA 149 Nuovi sondaggi impostati all’interno del battistero nel 1997, sotto la direzionedella Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici dellaPuglia, hanno poi portato al ritrovamento di due impianti per la fusione di campane,uno dei quali ascrivibile ad età medievale, che sembrerebbero suggerire una sopravvi-venza nell’area di un polo cultuale fino almeno al Medioevo 9 . Successivamente, nel2001, l’Università degli Studi di Bari è tornata ad interessarsi alle stratigrafie del mo-numento effettuando due piccoli saggi all’interno della fabbrica che hanno dimostratocome il battistero sia stato edificato sulle vestigia di una domus romana 10 .Nel 2002 la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, nella persona diMarisa Corrente, in collaborazione con l’Università di Foggia, ha promosso unanuova campagna di ricerche archeologiche nell’area di Piano san Giovanni 11 , di tipo n. 3 di Piano S. Giovanni-Canosa (Bari) , Taras 11, 1991, 143-147, tav. XXXVIII; C. D’An-gela, Fibula a disco con moneta aurea , in Cassano,  Il battistero di San Giovanni cit., 865-866. 9 Cfr. E. Barchetta, Canosa di Puglia (Bari), Battistero di San Giovanni , Taras 17, 1, 1998,87-88, tav. XL. Per queste installazioni si veda E. Giannichedda, E. Lapadula, F.Vona,  Attività fusoria medievale a Canosa (Ba) , Archeologia Medievale 32, 2005, c.s. 10 Di queste indagini ha dato notizia di recente R. Cassano: R. Cassano,  Nuove acquisizionisull’architettura canosina al tempo del vescovo Sabino , comunicazione in occasione delleGiornate sulla Storia e l’Archeologia della Daunia. In ricordo di Marina Mazzei (Foggia, 19-21maggio 2005), di prossima pubblicazione. 11 L’indagine è stata svolta da novembre 2002 a febbraio 2003, sotto la direzione di MarisaCorrente (direttore archeologo della Sopr. per i BB. Archeologici della Puglia) che si ringraziaper aver affidato a Danilo Leone e a chi scrive la consulenza scientifica e il coordinamentodelle ricerche sul campo, nonché per il costante sostegno offerto alla prosecuzione e all’ap-profondimento degli studi su questa area archeologica; siamo particolarmente grati inoltre a G.Gorgoglione per l’aiuto prestato in tutte le fasi del lavoro. Le ricerche non sarebbero state pos-sibili senza l’insostituibile supporto logistico della Fondazione Archeologica Canosina, in spe-cial modo nelle persone di S. Silvestri e F. D’Ambra, oltre che di tanti amici, tra cui ci piacemenzionare P. Cavallo, M. Di Chio, A. Di Gioia. L’attività sul cantiere e la rielaborazione deirisultati dello scavo si sono avvalsi del prezioso contributo di Alessandra De Stefano e Anna In-trona, responsabili di saggio, con le quali gli autori di queste note hanno discusso molti pro-blemi posti dallo scavo, nonché le linee interpretative della stratigrafia. Altri dottorandi e borsi-sti dell’Università di Foggia (C. Annese, G. Baldasarre, A. Buglione, L. Buonamico, G. De Ve-nuto, R. Goffredo) hanno prestato un valido supporto sia alle operazioni sul campo sia in labo-ratorio; Velia Polito ha curato i primi interventi di pulitura e consolidamento dei piani musivi.Per nulla trascurabile inoltre il contributo offerto dagli studenti dell’Università di Foggia avvi-cendatisi sul cantiere di scavo, tra cui ricordiamo in particolare, per la serietà dell’impegno e laproficuità del lavoro C. Affatato, G. Cirsone, R. Fanelli, P. Lombardi, M. Lomuzio, S. Pada-lino, M. Ritrovato, G.L.Scrima. AF.Taccogna si deve il rilievo sul campo e la restituzionegrafica delle piante, successivamente rielaborate da N. Mangialardi. Un ringraziamento partico-lare va ancora a G. Volpe per l’interesse con cui ha seguito le ricerche a san Giovanni, per glispunti di riflessione e i suggerimenti offerti nel corso di lunghe e ripetute conversazioni sull’ar-gomento. Prime notizie sui ritrovamenti sono in M. Corrente, R. Giuliani, D. Leone,  I pavi-menti musivi nell’area del battistero paleocristiano di san Giovanni a Canosa (BA): nuovi rin-venimenti , in Atti del X Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazionedel Mosaico, Tivoli 2005, 79-98.  estensivo, mirata ad esplorare in maniera organica la zona antistante il battistero, suuna superficie di mq 385, al fine di acquisire dati stratigrafici utili ad una ricostru-zione più precisa e articolata delle fasi di vita del complesso monumentale 12 . Tale in-dagine ha effettivamente portato alla luce resti archeologici inscrivibili in un ampioarco cronologico che va da età repubblicana fino al secolo scorso. In questa sede ci silimiterà naturalmente a delineare gli elementi pertinenti alle prime installazioni cri-stiane e alla loro evoluzione nel corso dell’Altomedioevo (fig. 1). (R.G.) L’area di Piano San Giovanni in età tardoantica Se ancora troppo esigue sono le testimonianze relative all’assetto insediativo delquartiere in epoca romana, periodo per il quale si conservano semplicemente alcunibrani di muratura privi al momento di associazioni stratigrafiche 13 , senza dubbio piùcospicui appaiono i resti pertinenti all’età tardoantica (fig. 2). A questo periodo può 12 Contemporaneamente agli scavi è stata condotta anche una schedatura delle strutture edegli elementi archeologici venuti alla luce nel corso delle precedenti campagne nell’ottica diuna loro lettura integrata con le evidenze emerse nell’ambito delle nostre ricerche. 13 Che la zona dovesse essere intensamente occupata nel periodo romano-imperiale è dimo-strato, oltre che dalle strutture individuate, anche da alcuni ritrovamenti epigrafici quale ilblocco iscritto di età augustea/giulio-claudia, parte forse di una struttura monumentale fatta eri-gere a spese pubbliche dal municipio di Canosa in onore di un Cordio Flacco (il blocco è statoFig. 1. - Veduta aerea a bassa quota dell’area di scavo al termine della campagna 2002-2003.  INDAGINI ARCHEOLOGICHE NELL’AREA DI PIANO SAN GIOVANNI A CANOSA 151    F   i  g .   2 .  -   P   i  a  n   t  a   d  e   l   l  a   f  a  s  e   t  a  r   d  o  a  n   t   i  c  a   (   V   I  s  e  c  o   l  o   ) .