Transcript

  225  Ruan Lingyu: la diva cinese tra nzione e realtà di Cristina Colet Ruan Lingyu (1910-1935) 1 , nasce a Shanghai da una famiglia di umili condizioni, ilpadre macchinista per una Industria petrolifera, la madre, che non aveva un posto sso, si ripiegava in lavori saltuari. Mostrando una certa predisposizione artistica n da bambina 2 , si avventura nel mondo dello spettacolo all’età di sedici anni, priva però di alcun tipo di preparazione. Quello che verrà da molti riconosciuto come talento innato, la porterà alla notorietà a partire dagli anni Trenta, come stella della casa di produ-zione Lianhua (UPS, United Photoplay Sevice), dopo alcuni anni di gavetta spesi alla Mingxing, altra casa di produzione di Shanghai che faceva concorrenza alla Lianhua. I ruoli in cui si specializza rispecchiano la società del suo tempo, ragazze sedotte eabbandonate, modeng nüxing  , donne moderne, e donne che si sacricano per amore ma - terno o per la famiglia. Durante la sua carriera, che copre circa nove anni dal 1927 al1935 per un totale di trenta lm, uno dei li conduttori che lega i suoi personaggi è lapurezza, che si esprime mediante l’uso simbolico dei ori di loto o di pesco, attraversoun uso del montaggio simile a quello rintracciabile nei lm di David W. Grifth 3 , l’altro elemento ricorrente è il sacricio per la famiglia e per i gli. Le sue eroine si facevanoportatrici di un messaggio per la popolazione, combattere afnché il paese potesse ri - sorgere. La donna interpretata da Ruan Lingyu rappresenta la Cina, dapprima debole e in balia del nemico, si pensi alla realtà decadente della metropoli, poi pronta alla lotta e questo è il messaggio di Ye Dasao, madre coraggio di  Xiao wanyi  (   Little Toys , Sun Yu, 1933), o dell’operaia Zhou Shuzhen in San ge modeng nüxing  (  Three Modern Girls , Bu 1 Proprio quest’anno cade l’anniversario della nascita dell’attrice in previsione del quale China FilmArchive, Taipei Film Archive e Hong Kong Film Archive hanno organizzato una serie di retrospet- tive e di eventi per commemorarla. 2 Molte bibliograe insistono su quanto sia stata determinante l’arte nella vita della donna, sofferman - dosi su episodi della vita privata non sempre facili da riscontrare. Per esempio, si fa spesso menzione a un episodio occorso durante l’infanzia della donna, che accompagnata da un vicino di casa va ad as- sistere a uno spettacolo teatrale. Di rientro a casa, improvvisò uno spettacolino per il padre, anch’egliappena rincasato dal pesante turno di lavoro, riuscendo a conquistare l’attenzione dei presenti. Lebiograe sull’attrice sono per lo più redatte in lingua cinese, l’unica biograa recente scritta in ingleseè quella curata da Richard J.Meyer,  Ruan Lingyu , The Godess of Shanghai  , Hong Kong University Press,Hong Kong, 2005, accompagnata dal dvd The Goddess (  Shennü , 1934), in versione restaurata. 3 Il cinema cinese di quegli anni fu molto inuenzato dal cinema statunitense, nonché da quello delleavanguardie, tra le quali il cinema sovietico e in particolare da Pudovkin.  226Cristina Colet Wancang, 1933) il cui compito è di scuotere gli animi delle masse. Il suo stile recitativoè caratterizzato da un lavoro di micromimica facciale e di economia gestuale, che laporta negli anni della maturità artistica a lavorare più per sottrazione che per ecceden - za del gesto. La tragica ne avvenuta all’età di venticinque anni scosse profondamente l’opinione pubblica, che dedicò innumerevoli articoli, sia al decesso, che, in precedenza, allo scandalo che la vide coinvolta, poiché accusata di bigamia, e in seguito al qualematurò il suicidio. Nell’articolo a seguire si metteranno in luce alcuni dei momenti essenziali per comprendere lo scandalo mediatico, facendo riferimento in particolare al lm  Xin nüxing  (   New Women , 1934, di Cai Chusheng), che per l’esito della sua storia fu considerato, all’epoca dei fatti, uno dei motivi scatenanti la prematura scomparsa. Verrà in oltre preso in considerazione il momento del funerale-evento, che per le grandi ripercussioni venne paragonato a quello del divo d’oltreoceano Rodolfo Valentino. Ilfunerale, riproposto anche nel celebre lm di Stanley Kwan Center Stage (1991), con cuiil regista ha reso omaggio all’icona della sofferenza, potrebbe essere letto come l’ultima interpretazione di colei che venne soprannominata la regina del melodramma. Quattro passi tra le icone cinesi: dalle immagini di  modeng nüxing  al GrandeTimoniere A partire dall’epoca d’oro del cinema di Shanghai (anni Trenta) e negli anni a segui- re, Ruan Lingyu è diventata un modello per le nuove generazioni di attrici. Grazie alla sua bellezza e allo sguardo penetrante, probabilmente la sua cifra stilistica, di- venne anche modello per le ragazze comuni che sognavano di aderire al mito delle modeng nüxing  . Nelle pubblicità in cui compare come testimonial dei cosmetici e sapo - ni Lux la si vede ritratta in aderenti qipao , truccata e con acconciature degne di una ragazza moderna. Questa immagine  glamour  è la stessa che comparirà sulle paretinei lm da lei interpretati, come una sorta di messaggio pubblicitario implicito che ribadisce, sia il suo essere diva, che il suo essere moderna e per questo fonte di ispi- razione per le giovani. Anche negli  yuefenpai  , calendari pubblicitari che riportavanosia la versione occidentale che lunare, oltre che a pubblicizzare prodotti di tendenza,ricorrendo all’immagine femminile, l’immagine di Ruan Lingyu viene evocata, a volte stilizzata, a volte sembra di intravederne le somiglianze nei tratti somatici dei bozzetti disegnati che accompagnavano i suddetti calendari. Diversi artisti hannorealizzato alcune opere ispirandosi alla gura dell’attrice scomparsa, con dipinti o restauri delle sue immagini pubblicitarie, rivendute in formato poster e acquistabilianche in rete 4 . Nell’era maoista, la tipologia di icone femminili che avevano carat - 4 A tal proposito si segnala il blog di Vincent Harper, che restaura poster e calendari pubblicitari-dell’epoca: http://i.alive99.com/PedigreedMal e  227  Ruan Lingyu: la diva cinese tra nzione e realtà terizzato gli anni Trenta e Quaranta ha subito un netto cambiamento. Le donne sensuali e provocanti, le modern girl  (o modeng gou’er  , per dirla alla cinese), avvolte neicaratteristici qipao , che siamo stati abituati a vedere indossati dall’incantevole So Lai-zhen (Meggie Cheung) in Fa yeung nin wa (   In the Mood for Love , 2000, di Wong Kar-Wai), che comparivano sulle riviste e accompagnavano le pubblicità di prodottioccidentali, vengono rimpiazzate da un modello femminile più incline alle esigenzedel partito, più sobrio nel vestire, con la classica divisa maoista, che comparirà in di - versi lm dalle opere modello 5 in poi, e volto ad appoggiare la causa del partito e del paese. Con l’avvento del maoismo, le immagini delle modeng nüxing  , che comparivano sui poster appesi alle pareti di molti interni nei lm degli anni Trenta e che risentiva - no dell’inuenza dello stile di vita occidentale, sono state rimpiazzate da una nuovaicona, che non è tanto un nuovo modello femminile quanto piuttosto l’immagine di ciò che rappresenta un punto fermo nella storia del paese, il padre del popolo cinese, il presidente Mao. Basterebbe, infatti, passare in rassegna i lm dell’epoca, o anche quelli che sono stati successivamente realizzati dai registi della quinta generazionee che sono ambientati in quell’arco temporale (in particolare nel periodo che vadai primi anni Cinquanta), per notare come sulle mura che circondano i cortili delle case tradizionali, o all’interno delle abitazioni campeggino gigantograe delGrande Timoniere, che assume le veci di un padre che tutto vede e tutto può. Si pensi alle sequenze dedicate al matrimonio in  Huo zhe ! (  Vivere!  , 1994 , di Zhang Yimou), o ancora in  Lan Fenzheng  (   Blu Kight  , 1994, di Tian Zhuangzhuang), in cui imatrimoni dei protagonisti avvengono sotto gli occhi del Presidente Mao, ritrattoin qualche gigantograa appesa alle pareti. L’occhio del presidente osserva dall’alto,testimone nel corso di più di trent’anni di una serie di mutamenti del paese. Il suoruolo di osservatore si mantiene inalterato anche dopo la morte, avvenuta nel 1976, come ad avvalorare la sua posizione di divinità, che sembrava già essere tale in vita, no ad arrivare a un lm come Zhantai  (   Platform , 2000, di Jia Zhangke), dove unagigantograa del presidente assiste ormai impotente a quel amenco, ballato da una delle protagoniste, come simbolo della fagocitazione dei modelli occidentali, contro i quali il Grande Timoniere aveva tentato di opporre resistenza. Con la politica diapertura di Deng Xiaoping la Cina si apre all’occidente e questo ha comportato non solo l’inarrestabile sviluppo economico di cui siamo tutti testimoni, ma anche un adeguamento agli stili di vita e ai costumi occidentali. Vi è stato dunque un ritorno 5 Le opere modello, o  yangbanxi  , erano lm proiettati a partire dal 1° ottobre 1970, giorno della festadella Repubblica popolare cinese, realizzati allo scopo di celebrare il paese e il partito. Si trattavadi opere standard ben confezionate, che spesso sconnavano nel genere musical, infondendo i valoridel partito. L’immagine dell’eroe, che veniva rafforzata da una serie di inquadrature dal basso verso l’alto e da primi piani, che ne esaltavano l’importanza, si contrapponeva a quella dell’antagonista posto sempre sullo sfondo.  228Cristina Colet alla diffusione di immagini che ricordano i modelli femminili degli anni Trenta, che hanno soppiantato l’icona maoista. Basta, infatti, che oggi si sfoglino le pagine delle riviste o si cammini per le strade di una delle grandi città cinesi, per accorgersicome in fatto di moda e di pubblicità l’immagine della donna, icona di modernità, sia tornata a trionfare. Una sorta di ricongiungimento con quegli anni Trenta di cuiRuan Lingyu è stata testimone e di cui parleremo nel corso del presente intervento.Torniamo, quindi, a concentrarci sul caso Ruan Lingyu, partendo proprio dal lm, che fu la pietra dello scandalo e nel quale, a detta di molti, si possono rintracciare diversi punti in comune con la vicenda personale dell’attrice.  L’uscita del discusso lm New Woman : srcine del caso mediatico Il ciclone mediatico che travolgerà Ruan Lingyu, assumendo le proporzioni di unoscandalo prima d’allora senza precedenti per la Cina, ebbe inizio diversi mesi prima della sua morte e in particolar modo con l’uscita nelle sale del lm  New Woman 6 , che destò non poco scandalo tra l’opinione pubblica. L’opera, ispirata a una vicenda re - almente accaduta, è dedicata all’attrice e scrittrice Ai Xia 7 , morta suicida in seguitoal linciaggio mediatico di cui fu oggetto per diversi mesi e che, come la protagonista del lm, divenne vittima del pettegolezzo. Il lm mette in evidenza tre tipologie di donne moderne: la donna frivola e capricciosa, che vive dei successi del marito,la maestra, che si separa dalla famiglia per cercare fortuna nella grande metropo- li e, inne, l’operaia, pronta a lottare per la causa delle donne lavoratrici. Ruan Lingyu interpreta la seconda tipologia di donna, istruita ed emancipata, vive inuna condizione intermedia rispetto alle altre due tipologie elencate, intrappolata tradue mondi, da una parte quello delle frivolezze dei night-club e dei divertimenti, e dall’altra quello della causa per la lotta di classe. Il suo personaggio rimarrà vittima della società patriarcale e sessista, come era accaduto a molte donne nella Shanghai degli anni Trenta e, presa tra due fuochi, nirà per soccombere, intravedendo nelsuicidio l’unica soluzione per sfuggire alle malignità dell’altro sesso. Il lm, oltre a 6 Regia di Cai Chusheng, uno dei registi di spicco della corrente progressista che sul nire degli anniVenti e l’inizio degli anni Trenta si contrapponeva all’altra corrente costituita da registi più reaziona - ri, si pensi a Zhang Shichuan o Zheng Zhengqiu. 7 Ai Xia, proveniva da una famiglia tradizionalista che ostacolò la relazione con il cugino, dalla qualenacque un glio. Fuggiti a Shanghai, la reazione ebbe breve durata e Ai Xia si ritrovò nuovamente solanella grande metropoli. Come la Nora di Casa di bambola aveva lasciato la benestante famiglia di origine per cercare fortuna nella grande città. Il suo estro creativo la portò a distinguersi sia come scrittrice checome sceneggiatrice e attrice. Cominciò a recitare per la Mingxing in lm come The Cosmetic Market  e Spring Silkworms . Duramente attaccata dalla stampa per le sue posizioni e il suo stile di vita di donnaemancipata si suicidò all’età di 22 anni. Cao Maotang, Wu Lun, Shanghai yingtan huajiu (  The Old Days of the Shanghai Film World   ) Shanghai wenyi chubanshe, Shanghai, 1987, pp. 166-175.  229  Ruan Lingyu: la diva cinese tra nzione e realtà essere estremamente critico nei confronti di quel tipo di società «tutta lustrini» epotere, si scaglia contro l’opinione pubblica e certi giornalisti senza scrupoli, pronti adiffamare il prossimo pur di attirare l’attenzione della gente e aumentare le tirature dei giornali. Come già anticipato in apertura, a causa della forte presa di posizioneda parte del regista, il lm fu boicottato 8 e Cai Chusheng fu costretto dalla casa diproduzione 9 ad apportare numerosi tagli in sede di montaggio che, a suo dire, resero l’opera meno pungente del previsto. Se da un lato la  Xinwenjizhe gonghui  (l’associazio-ne dei giornalisti) rivolse parole di fuoco nei confronti di un’opera-minaccia per lastampa, dall’altro le autorità considerarono il suicidio della protagonista un messag-gio diseducativo, totalmente opposto agli ideali promossi dal movimento  Nuova Vita , promosso dal partito nazionalista (Guomindang) con l’intento di restaurare certivalori confuciani: «[…] quando il lm è stato proiettato nelle sale di Bei Ping  10 , le au-torità hanno disapprovato l’incoraggiamento al suicidio, proibendone la proiezione[…]» 11 . Nonostante i tagli e le modiche apportate, la stampa non esitò a criticare illm, scagliandosi contro il regista e alcuni degli interpreti, tra i quali vi era la stessaRuan Lingyu. Si cominciò così a passare al setaccio particolari della sua vita pri - vata, dedicandole innumerevoli articoli che, nel corso di alcuni mesi, precisamente tra la ne del 1934 e l’inizio del 1935, occuparono le pagine di diverse importantitestate giornalistiche no al marzo dello stesso anno, mese in cui l’attrice si suicidò. Ad attirare l’attenzione della stampa nei confronti della vita privata dell’attrice, cheproprio in quel periodo aveva raggiunto l’apice della fama 12 , furono le dichiarazioni rilasciate a un giornalista da parte dell’ex convivente Zhang Damin, che la accusavadi bigamia e di falsicazione di documenti, che a detta dello stesso, le consentiro -no di abbreviare le tempistiche delle procedure per ottenere il divorzio, a cui egli sosteneva di non aver mai acconsentito. Va da sé, che la notizia rimbalzò da una 8 Le critiche all’opera vennero mosse anche da parte di alcuni colleghi di snistra: «[...] Anche se lei(Weiming, la protagonista interpretata da Ruan Lingyu, che si suicida, poiché esausta della societàche la circonda) soffre per le discrepanze tra la sua vita e i suoi ideali, Weiming non dovrebbe suicidar - si, anche se si trovasse costretta. Deve continuare a soffrire e a vivere per combattere; dovrebbe trarrespunto dalla propria sofferenza per rinascere [...]». Miao Lie, supplemento del quotidiano «Nong bao», febbraio 1935. Citato in Chen Bo, Sanshi niandai zhongguo dianying pinglun wenxuan , Zhongguodianying chubanshe, Beijing, 1993, p. 341. Secondo la lotta comunista un atto individualista come ilsuicidio se non era motivato dalla causa comune non poteva essere approvato. 9 La Lianhua è una delle tre maggiori case di produzione nel panorama cinematograco di Shanghai.Le altre due erano la Mingxing e la Tianyi. 10 Vecchia dicitura per Beijing, Pechino. 11    Bushi jiandan de weizui xun song  , in  Da wan bao , Yingxi nianjian , 1935, p. 30. 12 Il 26 marzo 1926 è la data che diede inizio alla carriera dell’attrice che secondo i più avrebbe letto suun noto mensile della Mingxing l’annuncio che la suddetta casa di produzione aveva pubblicato per pro - vinare nuovi volti per il ruolo della protagonista del lm Guaming de fuqi  (   Marriage in Name  ). Esattamentenove anni dopo si concludeva la sua carriera con il suicidio che avvenne l’8 marzo 1935.