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Comportamento Organizzativo

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE – COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO (M2) Parte I: Individui 1) Personalità e differenze individuali Un modello del comportamento individuale è basato su quattro elementi chiave:  l’ambiente;  l’individuo;  il comportamento;  le conseguenze del comportamento; L’ambiente è costituito dai numerosi elementi presenti nel mondo esterno all’individuo e che possono innescare un comportamento; interagisce con le caratteristiche dell’individuo, che spiegano e governano il suo compor

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  ORGANIZZAZIONE AZIENDALE – COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO (M2)  Parte I: Individui  1) Personalità e differenze individuali Un modello del comportamento individuale è basato su quattro elementi chiave:  l’ambiente;  l’individuo;  il comportamento;  le conseguenze del comportamento;L’ambiente è costituito dai numerosi elementi presenti nel mondo esterno all’individuo e che possono innescare uncomportamento; interagisce con le caratteristiche dell’individuo, che spiegano e governano il suo comportamento.Il comportamento è un atto manifesto dell’individuo che può essere osservato e valutato e che produce delleconseguenze con effetti intenzionali o non intenzionali; ha inoltre conseguenze di rinforzo che influenzano la probabilità che il comportamento stesso venga ripetuto.La personalità è l’insieme relativamente stabile delle caratteristiche psicologiche di una persona, ossia un modelloduraturo di caratteristiche che definiscono l’unicità di una persona e che influenzano il modo con cui essa interagiscecon gli altri e con l’ambiente.Approcci:  orientamento disposizionale: enfatizzano variabili come le predisposizioni, gli atteggiamenti, i tratti e i bisogniche guidano il comportamento;  orientamento cognitivo: danno maggiore enfasi al ruolo dell’apprendimento e mettono in rilievo le percezioni,i pensieri e i giudizi degli individui mentre vivono e maturano nel mondo che li circonda;La personalità è determinata geneticamente, cioè ereditata dai genitori e si sviluppa come risultato dell’educazione, dicome si è stati “allevati” (dualismo genetica-socializzazione).La personalità diventa meno determinante nelle situazioni forti, cioè nelle situazioni strutturate, nelle quali alcunecostrizioni, come regole, procedure e divieti, riducono la discrezionalità dei comportamenti; a questi si possonoaggiungere i riconoscimenti, gli standard e le aspettative che rendono le differenze di personalità meno evidenti.Il ruolo della personalità è invece molto più evidente nelle situazioni deboli, cioè situazioni poco strutturate e ambigue,in cui le caratteristiche della personalità diventano una più forte spiegazione e causa del comportamento.Se si vuole quindi capire il comportamento guidato dalla personalità, è meglio osservare come le persone si comportanoin situazioni deboli; se si vuole che la personalità operi in maniera completa in una certa situazione, al fine di catturarele differenze nella personalità, occorre allentare il controllo e le aspettative e permettere un ampio grado di libertà.Apprendimento e socializzazione sono elementi basilari per capire come le persone acquisiscono e sviluppano leconoscenze, gli atteggiamenti e la loro personalità.La socializzazione è un processo attraverso il quale un individuo impara e acquisisce valori, atteggiamenti, opinioni,accettando i comportamenti legati a una cultura, a un’organizzazione, ad una società o ad un gruppo.L’apprendimento avviene nel momento in cui si ha un cambiamento relativamente permanente, o potenziale, nelcomportamento che sia attribuibile all’esperienza dell’individuo; avviene quindi all’interno dell’individuo e si puòdedurre che si è avuto apprendimento quando, di fronte ad un identico stimolo, si osserva un comportamento diversorispetto ai comportamenti passati.Apprendimento e comportamento:  il comportamento non assicura sempre che una persona abbia imparato o sia cambiata in maniera significativao permanente;  l’apprendimento non assicura che avvenga sempre un cambiamento nel comportamento;Un approccio per capire l’apprendimento è il modello del condizionamento classico (Pavlov).1  Modello del condizionamento classico:  richiede la presenza di un modello stimolo-risposta, come ritrarre le mani da un oggetto incandescente o battere le ciglia in risposta ad un soffio d’aria;  è possibile quindi abbinare lo stimolo srcinale (soffio d’aria) con uno stimolo nuovo e diverso, però conmanifestazione spazio-temporale simultanea;  il nuovo stimolo (stimolo condizionato) produrrà la medesima risposta di quello srcinale;Il condizionamento classico non spiega ovviamente come si acquisiscono capacità complesse come i comportamentiverbali o praticare uno sport, ma spiega molto dell’apprendimento umano e consente di comprendere molte risposteemotive.La teoria dei rinforzi può essere impiegata per descrivere situazioni nelle quali il comportamento è influenzato dalle sueconseguenze; questo approccio è mostrato nel modello strumentale dell’apprendimento.Modello strumentale dell’apprendimento  è diverso del condizionamento classico in quanto non è necessario avere un modello stimolo-risposta perchéavvenga l’apprendimento;  la teoria dei rinforzi si focalizza più sulle conseguenze delle risposte, che sugli stimoli che danno il via allasequenza comportamentale;  un elemento chiave nella teoria dei rinforzi è che una risposta particolare allo stimolo è determinata dallanatura delle conseguenze che scaturiscono dalla reazione allo stimolo;  a volte riusciamo a controllare le conseguenze; molte conseguenze sono al di là del nostro controllo e possononascere come effetti collaterali del nostro comportamento o come reazioni da parte di altre persone a quantonoi facciamo;Le conseguenze sono sempre collegate ai comportamenti; alcune sortiscono effetti nulli, ma altre possono fare ladifferenza e aumentare la probabilità che un comportamento si ripeta; possono essere:   positive (desiderate), come ricompense e riconoscimenti;  negative (indesiderate), come rimproveri e il licenziamento;Teoria dell’apprendimento sociale (apprendimento vicario)Gli individui possono imparare anche osservando e imitando gli altri; definito apprendimento vicario, ha maggioreapplicazione rispetto all’apprendimento per rinforzo e fa parte della teoria dell’apprendimento sociale.Questo tipo di apprendimento coinvolge il pensiero, le intenzioni, la definizione degli obbiettivi, il ragionamento e il prendere decisioni, in aggiunta agli elementi di rinforzo; avviene in maniera spontanea sul lavoro ed è molto importantenelle fasi di inserimento, nella formazione e nella carriera.Una delle prime fasi dell’apprendimento vicario o sociale riguarda l’osservazione e la riflessione; le fasi successive simanifestano quando una persona si impegna realmente nell’assumere nuovi comportamenti o nuovi schemi dicomportamento (modeling).Esistono alcune condizioni necessarie per l’apprendimento sociale:  avere una ragione per prestare attenzione al modello comportamentale o allo stimolo: qualunque cosa attraggaattenzione contribuirà alla crescita dell’attenzione stessa;   poter tenere a mente un discreto numero di informazioni per seguire il modello;   possedere le capacità necessarie per poter riprodurre il comportamento;  deve esistere un qualche elemento di rinforzo e di motivazione (incentivi e incoraggiamenti);La personalità in ambito organizzativo  utile per interpretare e gestire molte situazioni organizzative;  elemento chiave per capire l’andamento al lavoro e alla carriera, la risoluzione dei problemi, il decisionmaking, la leadership e il potere;  fondamentale nelle dinamiche motivazionali individuali e di gruppo e nella gestione di conflitti;2  L’impatto della personalità sul comportamento organizzativo e sull’organizzazione nel complesso è analizzabilesecondo la sequenza attrazione-selezione-attrito:  le persone sono attratte e tendono a selezionare quelle situazioni organizzative in cui intendono esserecoinvolte; l’organizzazione attrae sempre di più persone simili e diventa più omogenea;  la dinamica è stabilita da chi ha dato vita all’organizzazione; così, mentre le diverse situazioni possono influiresui comportamenti, le persone stesse determinano le situazioni;  l’omogeneità delle personalità può diventare una minaccia per l’esistenza dell’organizzazione;Si può assistere all’effetto del groupthink, mentre, nell’organizzazione, al formarsi di culture monolitiche e resistenti alcambiamento; se si vuole cambiare la situazione, è necessario cambiare la combinazione di persone e selezionare persone nuove e differenti, in modo da aggiungere varietà.Un tratto della personalità è una particolare tendenza individuale, relativamente stabile e duratura, a reagire a livelloemotivo o comportamentale in un determinato modo. Numerose indagini hanno confermato la validità del modello dei Big Five e hanno dimostrato che tale modello èaltamente affidabile e che la struttura della personalità che esso ipotizza è stabile per tutto il periodo dell’età adulta.a)NevroticismoValuta l’adattamento in relazione all’instabilità emotiva e identifica individui predisposti a stress psicologici, idee nonrealistiche, desideri o impulsi eccessivi e risposte di disadattamento.Le persone nevrotiche, cioè con bassa stabilità emotiva, tendono ad essere emotive, tese, insicure, con alti livelli diansietà, ipocondriache, facilmente deprimibili, sospettose e con scarsa autostima; al contrario le persone con altastabilità emotiva sono calme, sicure, non emotive e soddisfatte. b)EstroversioneValuta la qualità e l’intensità dei rapporti interpersonali, il livello d’attività, il bisogno di stimoli e la capacità di provaregioia.Le persone estroverse sono molto socievoli, sanno stare con gli altri e sono piene di energia; attivo e loquace, èottimista, ama divertirsi, è affettuoso ed è interessato alle persone; al contrario la persona introversa è riservata,distaccata e chiusa, è impegnata nel dovere e preferisce la solitudine e la minore interazione possibile con gli altri. È un elemento di successo sul lavoro per manager, docenti, venditori e per tutte le posizione che richiedono un elevatocontatto con gli altri.c)AperturaValuta la ricerca proattiva e apprezza l’esperienza spontanea, la tolleranza e il piacere di esplorare ciò che non èfamiliare.Chi è aperto è curioso, di ampi interessi, creativo, srcinale, anticonformista e pieno di immaginazione; è pronto anuove esperienze, immaginativo e curioso, e tende ad essere autosufficiente; chi invece non è aperto è conformista, coni piedi per terra, con interessi ristretti, non creativo e non analitico.d)AmabilitàValuta la qualità degli orientamenti interpersonali in una serie ininterrotta dei pensieri, sentimenti e azioni che vannodalla compassione all’antagonismo.È un tratto tipico delle persone tollerabili, affidabili, generose, cordiali e di indole buona; è una persona gentile, dianimo buono, fiducioso e disponibile, indulgente, ingenuo e leale; al contrario invece diventa cinica, rude, sospettoso enon collaborativi, vendicativo e crudele, irritabile e manipolatore.e)CoscienziositàValuta il grado di organizzazione degli individui, di perseveranza e impulso ad un comportamento che va diritto alloscopo; contrappone le persone sicure ed esigenti a quelle trasandate e indolenti.3  Le persone coscienziose sono responsabili, affidabili, persistenti, puntuali e orientati al lavoro; è un individuoorganizzato, lavoratore autodisciplinato, scrupoloso e ambizioso; non è coscienzioso chi è privo di scopi, inaffidabile, pigro e trascurato, negligente, edonista e con volontà debole.La coscienziosità è un elemento di successo sul lavoro e nella formazione per professionisti, manager, venditori elavoratori specializzati.I Big Five sono impiegati nelle organizzazioni per la valutazione di personalità utili ai fine della selezione; il modello hail vantaggio di essere di facile e di immediata comprensione anche ai non addetti ai lavori.Affettività positiva e affettività negativaRappresentano due tratti generali che sono collegate a come le persone sono orientate nei confronti del loro lavoro.L’affettività positiva, simile all’estroversione, è legata ad una forte e positiva consapevolezza del proprio stare bene, delritenersi attivi e coinvolti in attività piacevoli e divertenti:  se si ha un alto grado di affettività positiva, si è attivi, esuberanti, entusiasti, energetici e ci si considera persone piacevoli nella maggior parte delle situazioni; ottimista e simpatico;  se si ha un basso grado di affettività positiva, si è spenti, accidosi e indolenti;L’affettività negativa, simile alla nevrosi, caratterizza l’individuo che:  non è molto felice e si sente sempre teso e sotto stress;  tende a focalizzarsi più sugli insuccessi che sui successi;  vede se stesso e gli altri in modo negativo, anche quando le condizioni e le situazioni in cui è inserito nonsupportano queste percezioni;L’individuo con alta affettività negativa è angustiato, pauroso, ostile nervoso e sdegnoso; è un tipo musone e brontolone; invece l’individuo dal basso grado di affettività negativa è calmo, tranquillo, pacifico e rilassato.Questi due tratti di affettività, ai fini del comportamento organizzativo, sono indipendenti: una persona può possedereun alto grado sia di affettività positiva che negativa, o viceversa, oppure basso di una e alto dell’altra.Personalità e adattamento alla vita lavorativa e organizzativaGli individui si adattano alle organizzazioni e le organizzazioni si adattano agli individui; in questo sensosocializzazione e personalità giocano un ruolo fondamentale.Un modello della personalità che affronta il tema dell’adattamento alla vita lavorativa, è quello degli orientamentiorganizzativi della personalità.Modello degli orientamenti organizzativi della personalitàIdentifica tre possibili profili:  l’organizzativista;  il professionista;  l’indifferente;L’organizzativista è una persona che dimostra un forte impegno sul luogo di lavoro.Tendenze:  ha una forte identificazione con l’organizzazione e ricerca riconoscimenti e avanzamenti;  ha spesso il morale alto e prova soddisfazione sul lavoro;  ha una bassa tolleranza per ogni ambiguità nella definizione di obbiettivi e incarichi;  si identifica con i superiori e rispetta la gerarchia;  rispetto per le autorità come modo migliore di avere successo;  enfatizza gli obbiettivi organizzativi di efficienza ed efficacia;4