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Corso “SISTEMI INFORMATIVI” AA 2008-2009 Gianmario Motta
[email protected] Notizie pratiche
Obiettivi formativi specifici • Il corso illustra la architettura dei sistemi informativi di supporto operativo, direzionale ed analitico. A questo scopo sono esemplificati i principali tipi di sistemi informativi e il loro ruolo nei maggiori settori industriali. • Il corso propone inoltre una metodologia di modellazione dei requisiti funzionali dei processi gestionali, delle informazioni e delle interfacce a livello concettuale e logico. Lo studente applicherà la metodologia alla analisi di processi gestionali ed alla definizione dei casi d'uso. • Al termine del corso lo studente avrà acquisito la capacità di modellare i requisiti funzionali e avrà una visione d'insieme delle architetture dei sistemi informativi aziendali. 2
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Programma del corso • I sistemi informativi sono applicazioni software volte ad elaborare le informazioni della impresa. • Il corso : – illustra l'architettura generale dei sistemi informativi e le principali aree applicative nelle aziende. – propone, attraverso una serie di esercitazioni, un metodo per la analisi e la descrizione dei requisiti informativi dei processi aziendali di livello operativo e direzionale.
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Programma del corso • Parte 1 - Architettura dei sistemi informativi – 1. Modello architetturale dei sistemi informativi: • (a)Architettura informatica; • (b)Architettura funzionale; • (c)Architettura organizzativa
– 2. Sistemi ERP: paradigma generale ed architettura – 3. Sistemi CRM: • • • •
architettura, sistemi di contatto, sistemi per le forze di vendita, sistemi analitici
– 4. e-Government e e-Democracy – 5. Architettura dei sistemi direzionali e di Business Intelligence.
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Programma del corso • Parte 2 - Modellazione dei requisiti informativi funzionali (esercitazioni) – 1. Introduzione: (a) Il concetto di modello (b) Livelli di modellazione: concettuale, logico, fisico (c) Modellazione dei sistemi informativi: modellazione processi, informazioni e interfacce – 2. Livelli di modellazione delle informazioni (a) SIR (ABE) (b) ERA (c) relazionale – 3. Liveli di modellazione dei processi gestionali: (a) Gerarchia (Structure chart) (b) Flusso (Activity Diagram) – 4. Modellazione delle transazioni: (a) Identificazione dei casi d'uso (Assembly Lines) (b) Descrizione di casi d'uso (Use case e scenario Jacobson) (c) Modellazione delle interfacce – 5. Modellazione dei requisiti informativi analitici: modellazione DFM (Dimensional Fact Model); prototipazione OLAP/ Ipercubi e relazionali. 5
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Programma del corso • Prerequisiti – Il corso richiama concetti di Basi Dati, in particolare per quanto riguarda la modellazione ERA.
• Materiale didattico consigliato – G. Bracchi, C. Francalanci, G. Motta. Sistemi Informativi per la impresa digitale. McGraw-Hill Italia, Milano, 2005. Testo del corso (tutti i capitoli eccetto i capitoli 2, 11, 8). – Gianmario Motta (a cura di). Appunti del corso. Copisteria Virtuale. – K. Scott. UML Explained. Addison Wesley Longman Italia Editoriale s.r.l., Milano, 2001. Per lo UML. Limitatamente ai capitoli 3-4 e 7-8.
• Appunti del corso su Copisteria virtuale
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Modalità di verifica dell'apprendimento •
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Agli studenti sarà assegnato un caso di analisi di un processo. Lo studente dovrà (a) preparare un elaborato di analisi che applicherà le tecniche illustrate nel corso (b) presentare oralmente l'elaborato con il docente giustificando le analisi e le modellazioni adottate. E‘ previsto, in alternativa, un esercizio scritto sulle tecniche di analisi integrato da un colloquio orale sulle parti teoriche.
•
Opzione Elaborato (bonus 3 punti) – Elaborato di gruppo : 0-15 punti • Lavoro di gruppo sul caso MACINE • Presentazione interattiva elaborato ad esame • Review a richiesta con il docente
– Esame individuale orale: 0-15 punti • Esposizione elaborato • Principi di teoria
•
Opzione Esame – Esercizio modellazione requisiti (60 minuti) • Completezza, • Esattezza
– Domande su teoria (30 minuti) • Completezza, • Esattezza • Argomentazione
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Corso “SISTEMI INFORMATIVI” AA 2005-2006 Prof. Gianmario Motta
[email protected] Lezione n. 1 : Il modello dei sistemi informativi Il modello generale Il modello tecnologico Il modello funzionale Il modello organizzativo
I SI secondo Wikipedia (estratti) •
•
Nel 1970 si compiono i primi studi sui sistemi informativi sviluppati per lo più da software house (sistemi proprietari), che coprono esigenze di singole funzioni aziendali. Negli anni 1990 compaiono i MIS, che integrano funzionali, con integrazione stretta e con pianificazione di materiali e risorse, cui seguono gli ERP, oggi standard per la gestione contabile e la pianificazione dei materiali. Negli ultimi anni lo XRP apre il sistema informativo a nuovi utenti: clienti, fornitori e partner, nell'ottica di impresa estesa. L'evoluzione segue requisiti di ordine tecnologico e funzionale: – I requisiti tecnologici sono quelli relativamente ai quali verrà maggiormente spinta l’innovazione, per sfruttare appieno le possibilità dei nuovi ambienti e delle più recenti architetture. Indipendenza dalla piattaforma, la fruibilità via Internet, l'apertura verso altre applicazioni sono alcuni degli obiettivi che ci si pone negli sviluppi futuri. – Sul versante dei requisiti funzionali è necessario operare maggiormente su una linea di evoluzione, confermando e andando ad arricchire aspetti e caratteristiche già patrimonio delle attuali applicazioni. Completezza funzionale, affidabilità e robustezza, facilità d’uso, interfaccia intuitiva, conformità agli standard di mercato, orientamento all’extended enterprise. 9
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I SI secondo Wikipedia Ciclo vita dei sistemi informativi • studio di fattibilità: serve a definire in maniera i costi delle alternative e stabilire le priorità di realizzazione delle componenti del sistema. • raccolta e analisi dei requisiti: individua e studia le proprietà e le funzionalità che il sistema informativo dovrà avere. Questa fase richiede un'interazione con gli utenti del sistema e produce una descrizione completa ma generalmente informale dei dati e delle operazioni su di essi. Vengono inoltre stabiliti i requisiti software e hardware del sistema informativo. • progettazione: si divide generalmente in progettazione dei dati, progettazione delle applicazioni e progettazione dell'architettura tecnica di sistema. Le descrizioni dei dati e delle applicazioni prodotte in questa fase sono formali e fanno riferimento a specifici modelli. La progettazione dell'architettura tecnica di sistema, infine, definisce l'infrastruttura di elaborazione in termini di sistemi (server), connettività, sicurezza fisica e logica. • sviluppo: consiste nella realizzazione del sistema informativo secondo la struttura e le caratteristiche definite nella fase di progettazione. E’ costruita e popolata la base di dati e viene prodotto il codice dei programmi. • validazione e collaudo: serve a verificare il corretto funzionamento e la qualità del sistema informativo. La sperimentazione deve prevedere, per quanto possibile, tutte le condizioni operative. • esercizio: in questa fase il sistema informativo diventa operativo. Se non si verificano malfunzionamenti o revisioni delle funzionalità del sistema, questa attività richiede solo operazioni di gestione e manutenzione.
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I SI secondo Wikipedia •
Metodologia di progetto –
– –
–
progettazione concettuale, il suo scopo è quello di rappresentare le specifiche informali della realtà di interesse in termini di una descrizione formale e completa, ma indipendente dai criteri di rappresentazione utilizzati nei sistemi di gestione di basi di dati. Il prodotto di questa fase viene chiamano schema concettuale e fa riferimento a un modello concettuale dei dati. Il progettista deve cercare di rappresentare il contenuto informativo della base di dati senza preoccuparsi nè delle modalità con le quali queste informazioni verranno codificate in un sistema reale nè dell'efficienza dei programmi che faranno uso di queste informazioni. In questa prima fase di realizzazione del database si sfrutta il modello E-R (Entità - Relazione) rappresentato tramite un diagramma che descrive a livello concettuale la base di dati. progettazione logica, consiste nella traduzione dello schema concettuale definito nella fase precedente, nel modello di rappresentazione dei dati adottato dal sistema di gestione di base di dati a disposizione. Il prodotto di questa fase viene denominato schema logico della base di dati e fa riferimento a un modello logico dei dati. Le scelte progettuali si basano su criteri di ottimizzazion di operazioni da effettuare sui dati. Si fa comunemente uso anche di tecniche formali di verifica della qualità dello schema logico ottenuto. Nel caso del modello relazionale dei dati la tecnica comunemente utilizzata è quella della normalizzazione. progettazione fisica, in questa fase lo schema logico viene completato con la specifica dei parametri fisici di memorizzazione dei dati. Il prodotto di questa fase viene denominato schema fisico e fa riferimento a un modello fisico dei dati. Tale modello dipende dallo specifico sistema di gestione del database scelto e si basa sui criteri di organizzazione fisica dei dati in quel sistema.
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I sistemi informativi sono descritti secondo prospettive complementari (modelli) Modello Informatico = implementazione MODELLO APPLICATIVO Presentazione Applicazione Dati
Modello Funzionale = esigenza utente
Modello Organizzativo = finalità aziendale
Processo gestionale
Casi d’uso
Sistemi Sistemi Analitici Analitici SistemiDirezionali Direzionali Sistemi
Dati MODELLO TECNOLOGICO Architettura di elaborazione Architettura di rete
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SistemiOperativi Operativi Sistemi
Modello: che cosa è un modello • Astrazione (rilevante/irrilevante) 12 • Punti di vista
Descrizione SI : incident PROCESSO GESTIONALE Gestione Magazzino ATTIVITA ELEMENTARE …..
Descrivi la richiesta
•
ATTIVITA ELEMENTARE Prelievo da scaffale
Ricevi istruzioni
ATTIVITA ELEMENTARE …..
Preleva
Regiustra l’esito
Disegnare lo schema sui tre livelli – Schema informatico (implementazione) – Schema funzionale – Schema organizzativo
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Il modello informatico : il modello applicativo Strato di presentazione (presentation) Strato logico (application) Strato dei dati (data base)
I Il modello informatico : il modello applicativo Modello Informatico = implementazione MODELLO APPLICATIVO Presentazione Applicazione Dati
Modello Funzionale = esigenza utente
Modello Organizzativo = finalità aziendale
Processo gestionale
Casi d’uso
Sistemi Sistemi Analitici Analitici SistemiDirezionali Direzionali Sistemi
Dati MODELLO TECNOLOGICO Architettura di elaborazione Architettura di rete
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SistemiOperativi Operativi Sistemi
Modello: che cosa è un modello • Astrazione (rilevante/irrilevante) 15 • Punti di vista
Strato presentazione • GUI finalizzata alla esecuzione di transazioni e/o visualizzazione di basi dati strutturate • Layout GUI = f (Finalità SI) – INTERNA / E2E – B2B (essenziale, orientata alla transazione) – B2C (+ ricca , orientata alla informazione e alla gestione del cliente non esperto)
• GUI attuali web risultato finale di una evoluzione – TTY (da 1950 ca) : no driver – CRT / carattere : TP driver (da 1965-1968) utilizzata ancora in Airline incapsulata web o pura – WEB : 1994-1995
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Presentazione: CRM B2B Screen Bar
View Parent Applet
Child Applet
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Presentazione: analisi cliente in SI B2B: esempio
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Presentazione : Analisi di un cliente in un SI B2C (Business to Consumer) : esempio
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Strato delle regole Strato di presentazione
Strato delle regole
Strato dei dati
Visualizza la schermata GUI “Richiesta di Prelievo”; Acquisisci i dati digitati dal cliente
La richiesta di prelievo immessa è compresa fra i valori massimi e minimi ammissibili memorizzati?
Accedi alle tabelle dei dati e leggi i valori
Visualizza un messaggio”Correggi/an nulla”; Acquisisci i dati digitati dal cliente
Se la richiesta non è ammissibile richiedi se correggere od Accedi alle tabelle annullare; se lo input è “annulla”, stop della elaborazione; dei dati e leggi i altrimenti leggi il valore memorizzato della scorta valori
Visualizza un messaggio; Acquisisci i dati digitati dal cliente
La richiesta di prelievo è maggiore della scorta? Se la richiesta è maggiore visualizza richiedi se correggere od annullare e rileggi il valore; se il valore è “annulla” stop della elaborazione; altrimenti aggiorna il valore memorizzato delle scorte e memorizza i dati della richiesta di prelievo
Accedi alle tabelle dei dati e modifica i valori
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STRATO DELLE REGOLE : ESEMPIO Visual Basic
Javascript
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STRATIFICAZIONE DEL MODELLO APPLICATIVO : ESEMPIO
tabelle
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STRATO DEI DATI E DBMS
•I DBMS strutturano i dati (schema) e accedono ai file fisici •Std odierno: DBMS relazionali (informazioni memorizzate in tabelle) •Forme alternative : ipercubi •DBMS precedenti: isolamento parziale ma grande efficienza –DBMS GERARCHCI (relazioni gerarchiche fra le registrazioni) –DBMS RETICOLARI standard CODASYL (relazioni a rete fra le registrazioni) 23
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Il modello informatico : Il modello tecnologico Architettura di elaborazione Architettura di rete
I Il modello informatico : il modello applicativo Modello Informatico = implementazione MODELLO APPLICATIVO Presentazione Applicazione Dati
Modello Funzionale = esigenza utente
Modello Organizzativo = finalità aziendale
Processo gestionale
Casi d’uso
Sistemi Sistemi Analitici Analitici SistemiDirezionali Direzionali Sistemi
Dati MODELLO TECNOLOGICO Architettura di elaborazione Architettura di rete
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SistemiOperativi Operativi Sistemi
Modello: che cosa è un modello • Astrazione (rilevante/irrilevante) 25 • Punti di vista
ARCHITETTURA DI ELABORAZIONE •
MODELLO PREVALENTE : CLIENT SERVER – Concetto di cliente (client) – Concetto di servente (server) – Alcune caratteristiche tipiche: • Molteplicità /segmentazione Application Server • Unicità /criticità del Data Server
Client
Web Server
Application Server Data Server
– Varie opzioni di distribuzione dei ruoli applicativi (vedi)
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•Architettura C/server: opzioni (da Gartner)
CLIENT
Presentazione Distribuita
Presentazione
Presentazione Remota
Presentazione
Logica dell'Applicazione Distribuita
Gestione dei Dati Remota
Gestione dei Dati Gestione Distribuita Distribuita dell'applicazione e dei Dati
Presentazione
Presentazione
Presentazione
Presentazione
Logica dell' Applicazione
Logica dell' Applicazione
Logica dell' Applicazione
Logica dell' Applicazione
Gestione dei Dati
SERVER
Gestione dei Dati
Presentazione
Logica dell' Applicazione
Gestione dei Dati
Logica dell' Applicazione
Gestione dei Dati
Logica dell' Applicazione
Gestione dei Dati
Logica dell' Applicazione Gestione dei Dati
Gestione dei Dati
Gestione dei Dati 27
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REQUISITI PRESTAZIONALI /SICUREZZA Disponibil Ore fermo ità (%) annue
Ore fermo mensili
Tipo sistema
95
438 h
36,5 h
Sistemi in test beta (test presso cliente o utente pilota)
99,5
43,8 h
3,7h
99,9
4,38 h
21,9 m
Applicazioni gestionali non critiche
99,9
1,75 h
8,75 m
Sistemi “mission critical” (p.e. prenotazioni aeree, assistenza ecc.)
99,99
0,88 h
4,4 m
Sistemi in tempo reale (p.e. controllo di processi industriali)
99,999
0,009
0,4 m
Software telefonico 28
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Network Architecture
Network Physical Extension
LAN
MAN
Levels
WAN
Access
Backbone
Functional
(MAN)
Internet
Intranet
Extranet
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Il modello funzionale Modello di flusso Modello dei casi d’uso Modello delle informazioni
I Il modello informatico : il modello applicativo Modello Informatico = implementazione MODELLO APPLICATIVO Presentazione Applicazione Dati
Modello Funzionale = esigenza utente
Modello Organizzativo = finalità aziendale
Processo gestionale
Casi d’uso
Sistemi Sistemi Analitici Analitici SistemiDirezionali Direzionali Sistemi
Dati MODELLO TECNOLOGICO Architettura di elaborazione Architettura di rete
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SistemiOperativi Operativi Sistemi
Modello: che cosa è un modello • Astrazione (rilevante/irrilevante) 31 • Punti di vista
Cliente Attività 1
Attività 3
Richiesta di Servizio
Attività 4
Prodotti & servizi
Attività 2
Organizzazione 1
Organizzazione 2
Organizzazione 3 32
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ACQUISTARE UN LIBRO SU INTERNET
SCELTA LIBRO
ACQUISTO LIBRO
SPEDIZIONE
CONSEGNA
• Il cliente naviga sul catalogo • Il libraio (virtuale) propone proattivamente
• Il cliente ordina il libro • Il libraio (virtuale) addebita l’importo sulla care di credito del cliente • Il libraio (virtuale) ordina la spedizione
• Il magazziniere legge l’ordine, preleva il libro e lo confeziona per la spedizione
• Lo spedizioniere trasporta il libro a destinazione • Il destinatario riceve il libro
Attività su oggetti immateriali (informazioni) Attività su oggetti materiali 33
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CONTRIBUTO IT ALLA ESECUZIONE EFFICACE DEL PROCESSO GESTIONALE Contributo 1 Coordinamento attività
Contributo 2 Documentazione
Contributo 3 Monitoraggio
Si trasmettono informazioni Registrazione eventi e/o da una attività all’altra e si attività del processo coordinano le attività del Stampa dei documenti. processo.
Visualizza avanzamento del processo.
Il prelievo del libro acquistato é attivato da un messaggio al magazziniere od al software di magazzino, creato dall’addebito sulla carta di credito. La spedizione é programmata mediante i dati registrati sulla base dati.
Il cliente consulta l’avanzamento dell’ordine e interviene per modificare “al volo” le istruzioni.
Il magazziniere documenta le attività da fare (ordine di prelievo) e fatte (bolla di spedizione), integrando i dati dell’ordine del cliente con quelli registrati nella base dati di magazzino.
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ACQUISTARE UN LIBRO LIBRERIA : FLUSSO DEL PROCESSO SCELTA
• Il cliente analizza gli scaffali del negozio • Il libraio assiste il cliente
PRELIEVO
• Il cliente (o il libraio) preleva il libro dallo scaffale
PAGAMENTO & CONSEGNA
• Il libraio confeziona il libro venduto ed incassa il pagamento
Attività su oggetti immateriali (informazioni) Attività su oggetti materiali 36
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CONFRONTO FRA DUE SCHEMI DI FLUSSO
ACQUISTARE UN LIBRO SU INTERNET SCELTA LIBRO
ACQUISTO LIBRO
SPEDIZIONE
CONSEGNA
ACQUISTARE UN LIBRO LIBRERIA SCELTA
PRELIEVO
PAGAMENTO & CONSEGNA
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PRODURRE UNA AUTOMOBILE Avanzamento ordini RETE VENDITA
1
Ordini
2
1
1
2
SALDATURA E VARNICIATURA SCOCCA
Motori e cambi
Scocca
2
Avanzamento programmi
2 Flusso materiale Flusso di informazioni
PNEUMATICI E PARTICOLARI VARI
MOTORI E CAMBI
Richieste motori
PROGRAMMAZIONE PRODUZIONE
1
Programmi
Richieste pneumatici ecc. Pneumatici ed altri 1 2 materiali
MONTAGGIO AUTOVETTURA
Scocca + motore
1
2
FINITURA E SPEDIZIONE 38
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PROMUOVERE PER TELEFONO PIANIFICAZIONE
SELEZIONE TARGET
SCHEDULAZIONE
ESECUZIONE
MONITORAGGIO E CONTROLLO
VALUTAZIONE
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IL MODELLO DEI CASI D’USO: ESEMPIO <
>
SCEGLI LIBRO
ACQUISTA LIBRO
> <> > s e d u l c in <<
inc << es> lud >
VISUALIZZA AVANZAMENTO ORDINE
VALIDA CLIENTE (LOGIN)
Includes = sottoprogramma Extends = variante, agggiunta SI-2009- Gianmario Motta
Cliente
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DESCRIZIONE REQUSITI DI UN CASO D’USO (SCHEMA DI JACOBSON) 1.1.1 [CU3]: Identificazione dei fabbisogni per codici a scorta 1.1.1.1 Attori Direzione Commerciale 1.1.1.2 Breve Descrizione Permette di visualizzare per cliente e articolo le previsioni di ordinativo, inserire un ordinativo effettivo e confrontare la previsione con l’ordine effettivo. 1.1.1.3 Flusso di Eventi 1.1.1.3.1 Flusso Base 1. Il commerciale riceve da un cliente una conferma d’ordine o un ordine. 2. Il commerciale apre la finestra di Conferma ordinativo per un dato cliente. 3. Il commerciale carica le previsioni effettuate da se stesso per un determinato articolo e periodo temporale 4. Il sistema evidenza se l’articolo viene prodotto in make oppure in buy 5. Il sistema evidenza il prezzo standard dell’articolo e il tempo medio di realizzazione. 6. Se presenti, il commerciale carica le previsioni effettuate ed inviate dal cliente, per un determinato articolo e periodo temporale 7. Il commerciale inserisce i dati di conferma ordinativo pervenuti dal cliente per un determinato articolo. 8. Se i dati sono corrispondenti a una previsione, è sufficiente inserire i dati di conferma e trasformare la previsione in un impegno. 9. Se i dati non sono corrispondenti a una previsione, si inseriscono tutti i dati necessari e si crea un impegno.
1.1.1.3.2 Flussi Alternativi 1. Il commerciale decide di non inserire l’impegno perché l’ordine è sensibilmente difforme alla previsione venditore. 2. Il commerciale decide di non inserire l’impegno perché l’ordine è sensibilmente difforme alla previsione cliente. 3. Il commerciale decide di non inserire l’ordine perché il prezzo concordato è sensibilmente difforme al prezzo standard. 1.1.1.4
Pre Condizioni
Al commerciale perviene un ordine da trasformare in impegno. 1.1.1.5
Post Condizioni
E’ stato inserito un impegno a fronte dell’ordinativo, oppure non si è in alcun modo modificata la situazione precedente. 1.1.1.6
Eccezioni
Dati inseriti non validi 1.1.1.7 1.1.1.8
Frequenza Stimata di Utilizzo (bassa, media, alta) ALTA Criticità (bassa, media, alta) ALTA
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GRAPHICAL USER INTERFACE DI UN CASO D’USO
Immissione specifiche di dettaglio nel sistema Cod. Prodotto Materiale:
Famiglia
Altezza:
Larghezza
Lunghezza
Peso
Pressione
Potenza
Verniciatura
Consumi Crea Bozzetto d’ingombro Crea Distinta Base
Max
Tempertatura Liquido
Salva specifiche
Min
Errore !!! Attenzione: codice prodotto inesistente
Visualizza Bozzetti Invia Bozzetti al cliente
OK < Indietro
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DAI CASI D’USO AL MODELLO DELLE INFORMAZIONI : ASSEMBLY LINES SCELTA LIBRO (cliente)
ACQUISTO LIBRO (cliente)
VISUALIZZA AVANZAMENTO ORDINE
VALIDA CLIENTE VALIDA CLIENTE
SCEGLI LIBRO
SPEDIZIONE (magazzino)
SPEDISCI
CONSEGNA (spedizioniere)
REGISTRA CONSEGNA
ACQUISTA LIBRO PRELEVA
Catalogo libri Ordini cliente Scorte libri nei magazzini Spedizioni e consegne Dati anagrafici cliente e CC 43
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1.. 1
Libro
Libro illustrato
•Codice-libro •Titolo-libro •Autore-libro •Riassunto-libro •Prezzo-libro
• Tipo-illustrazione • Illustrazione-ridotta
1.. *
Associazione 1 a 1 (ad ogni individuo di A corrisponde uno e un solo individuo di B) Associazione 1 a n (ad ogni individuo di A corrispondono molteplici individui di B) Specializzazione (la classe A è una sotto-classe della classe B) 1.. 1 1.. 1
1.. *
Riga ordine
•Codice-ordine •Codice-libro •Prezzo-libro •Quantità-libro •Importo-libro
1.. *
Ordine •Codice-cliente •Codice-ordine •Data-ordine •Destinatario-ordine •Importo-ordine •Stato-ordine
1.. *
1.. 1
Cliente
Diagramma semplificato di classi di dati
•Codice-cliente •Nome-cliente •Indirizzo-cliente • Log-in cliente • Password-cliente • Domanda segreta 1 .. *
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44
Diagramma semplificato ER (solo entità e relazioni)
0, m
1, 1
Libro
Riga-Ordine 1, 1
LibroIllustrato 1, k 0,n
1,1
Cliente
Ordine 45
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Diagramma semplificato ER (solo entità e relazioni) Dati anagrafici, dinamici, indici 0, m
1, 1
RigaOrdine
Libro 0, k
IndiciVendita LibroIllustrato
1, 1
Data
0, j 0, h
0, s
0, r
1, k
0, p
Cliente
1,1
0,n
Ordine 46
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Tipologie delle informazioni nelle basi dati aziendali Tipo SI
Dati anagrafici
Dati dinamici
Indici
Gestione magazzino
•Anagrafe materiali •Anagrafe ubicazioni
•Scorte •Movimenti di magazzino
•Indici movimentazione •Indici sulle scorte
Conti correnti bancari
•Anagrafe clienti •Anagrafe conto
•Saldo conto •Movimento conto
•Indici movimentazione •Indici sui saldi dei clienti
Bollettazione gas
•Anagrafe clienti •Listino prezzi
•Consumi •Saldo pagamenti
•Statistiche consumi •Indici sui clienti
Elaborazione ordini clienti
•Anagrafe prodotti •Anagrafe clienti •Listino prezzi
•Ordini •Scorte prodotti
•Preferenze clienti •Indici sui clienti
Servizi ai cittadini
•Anagrafe cittadini •Anagrafe certificati •Listino prezzi
•Richieste di certificati
•Indici di servizio •Indici sui cittadini
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Il modello organizzativo SI operativi SI direzionali SI analitici
I Il modello informatico : il modello applicativo Modello Informatico = implementazione MODELLO APPLICATIVO Presentazione Applicazione Dati
Modello Funzionale = esigenza utente
Modello Organizzativo = finalità aziendale
Processo gestionale
Casi d’uso
Sistemi Sistemi Analitici Analitici SistemiDirezionali Direzionali Sistemi
Dati MODELLO TECNOLOGICO Architettura di elaborazione Architettura di rete
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SistemiOperativi Operativi Sistemi
Modello: che cosa è un modello • Astrazione (rilevante/irrilevante) 49 • Punti di vista
CA OR SI O TE G A P E NA NIG RA D RA TIV EL M I VA MA : LO E RE
DIREZIONE GENERALE
AMM,NE
PIANIFICAZIONE
MARKETING
RISORSE UMANE
RELAZIONI ESTERNE
ACQUISTI
PRODUZIONE
ACQUISTI
Gestione materie prime
PRODUZIONE MOTORI
VENDITE
MONTAGGIO AUTOMOBILI
Trasformazione
RETE EUROPA
Marketing § vendita
Distribuzione
Approvvigionamenti Sviluppo delle tecnologie Gestione delle risorse Infrastruttura SI-2009- Gianmario Motta
RETE USA
RICAMBI E POST VENDITA
Post-vendita
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SI GR O P IM GL ER PO IA AT RT DE IV A N LL I : ZA A
Intensità informativa del processo Bassa Alta
Alta
Aziende editoriali tradizionali
Università & Scuole Laboratori medici Banche & Assicurazioni Aziende telefoniche Pubblica Amministrazione Aziende di Ingegneria
Intensità informativa del prodotto Bassa
Industria del tabacco Aziende manifatturiere tradizionali
Aziende gas, elettricità Grande distribuzione
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SI DIREZIONALI : IL CICLO DI CONTROLLO E O SUOI SISTEMI DSS - sistemi di supporto alla decisione DSS - sistemi di reporting
Definizione obiettivi
Controllo risultati
Definizione azioni correttive Esecuzione (attività operative) 52
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SI DIREZIONALI : INFORMAZIONI PER IL CONTROLLO Tipologie di valore: effettivi, obiettivi Indicatori EFF
Valori totali dell’anno BDGT PROD 1 PROD 2
Valori semestre 2 EFF
BDGT
CONTO ECONOMICO ricavi acquisti personale Margine 1 ammortamenti altri costi voci varie UTILE
2.100 720 850 530 200 200 20 110
2.000 720 800 480 200 225 20 35
4.300 1.400 1.600 1.300 420 400 41 231
4.000 1.500 1.650 850 420 450 40 74
1.955 800 900 255 191 182 19 154
2.345 600 700 1.045 229 218 22 77
ALTRI VALORI auto fatturate auto prodotte
1.200 1.100
1.100 1.100
2.400 2.200
2.200 2.200
1.200 1.100
1.200 1.100
Tempificazione
Informazioni aggregate e calcolate 53
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SI ANALITCI • Obiettivo : analizzare i dati memorizzati • Finalità: ricavare conoscenza od informazioni • Tecniche: – Analisi statistiche classiche – Analisi di profilatura / segmentazione – Mining
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FASE 4: ANALISI DEI REPORT
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CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA
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CANNIBALIZZAZIONE POSITIVA
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SI ANALITICI: UTILIZZI PER IL MARKETING Settore
Numerosità dei clienti abituali (ordini di grandezza indicativi)
Esempi di analisi (indici)
Telefonia (ex monopolisti europei)
Oltre 10 Milioni
•Profittabilità •Comportamento / preferenze
Banche (Grandi Banche)
Oltre 1 Milione
•Profittabilità •Comportamento / preferenze
Aziende elettriche e gas (Monopoli europei)
Da 100.000 a 1 Milione
•Profittabilità •Comportamento / preferenze
Pubblica Amministrazione / Finanza (Europa)
Oltre 10 Milioni
•Studi di settore •Segmentazione dei contribuenti •Individuazione dei potenziali evasori
Grande distribuzione (Italia)
Da 100.000 a 1 Milione
•Comportamento / preferenze 58
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CONCLUSIONE
MODELLO SISTEMI INFORMATIVI MODELLO INFORMATICO
MODELLO FUNZIONALE
MODELLO APPLICATIVO
Strato di presentazione /web
MODELLO ORGANIZZATIVO Processo
SI OPERATIVI
Use-case
SI DIREZIONALI
Strato delle regole / applicazione
Use-case
Strato dei dati
SI ANALITICI
Graphical User Interface Assembly-lines
MODELLO TECNOLOGICO ARCHITETTURA ELABORAZIONE
Dati Client Server
Schema delle classi di dati Tassonomia e regole di buona formazione
ARCHITETTURA RETE
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