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Gerarchie Angeliche

Scritto da Venite ad Me

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  Gerarchie angeliche Scritto da Venite ad Me, sezione: Angelologia 1090 0 Il termine angelo (in ebraico mal’akh, in greco antico ἄ γγελος) viene usato nelle Sacre scritture sempre con l’accezione di messaggero e inviato, seppure in particolari passi può anche assumere il significato di “guida”, “guaritore” –   nel caso dell’Arcangelo Raffaele –   o “insegnante”, nell’episodio dell’Arcangelo Gabriele ed il profeta Daniele. Gli spiriti celesti, essendo immateriali, non posseggono un nome come lo intendiamo noi, piuttosto ne prendono uno a seconda del ruolo svolto e dell’ordine gerarchico.  Secondo la tradizione medioevale (ripresa poi nella Divina Commedia  di Dante) le gerarchie angeliche presenti in Cielo sarebbero 9 (altre fonti ritengono invece siano 10). Un primo suggerimento sull’ordinamento degli angeli viene dal passaggio dei   Colossesi   (1:16): Poichè in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Nella Genesi    (3:24) e nell’ Esodo  (25,18-22) si fa invece esplicito riferimento ad un altro ordine, ovvero quello dei Cherubini : Così egli scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino d’Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell’albero della vita . Nel VI secolo d.C. il teologo Dionigi Areopagita   nella sua opera “ De Coelesti hyerarchia ” (disponibile in formato ebook nella nostra Biblioteca) aggiunse alla lista le Virtù  e le Dominazioni , riprendendo alcuni passi degli Atti degli Apostoli, seppure non completamente chiari a riguardo. La suddivisione è dovuta principalmente dalla differenza di mansione e di “residenza” nelle sfere celesti. Nella tradizione rabbin ica avviene un’ulteriore divisione a seconda della sfera di dominanza degli elementi (la stessa cosa avviene per i demoni): indi troviamo gli angeli dell’aria, dell’acqua, del fuoco e così via.   Secondo Dionigi l’ordine sarebbe dunque:   Prima Gerarchia : Serafini, Cherubini e Troni; Seconda Gerarchia : Dominazioni, Virtù e Potestà (o Potenze); Terza Gerarchia : Principati, Arcangeli ed Angeli. PRIMA GERARCHIA  VISUALIZZA: SERAFINI (SERAPHIM) Il termine seraphim  proviene dall’ebraico (al plurale) e significa “coloro che bruciano”.   I Serafini vengono citati più volte nell’Antico Testamento (Isaia 6:1 -3, Numeri 21:6-8, Deuteronomio 8:15), in particolare il passo d’Isaia è rilevante in quanto, grazie ad una visione della Geru salemme celeste, scende nella descrizione fisica di questi angeli: “Vidi il Signore seduto su di un trono, ed il suo seguito riempiva l’Hekhal. Sotto di lui stavano i serafini, ognuno con sei ali, e due di queste ricoprivano il loro viso e due i loro piedi, mentre con le ultime due volavano”    Nella stessa visione il profeta li udirà cantare “Santo, Santo, Santo è il Signore (YHWH) degli eserciti: la terra è piena della sua gloria”  . Uno di questi serafini poi purificherà Isaia toccandogli le labbra con un carbone ardente proveniente dall’altare.   Secondo la tradizione cristiana anche Satana prima della caduta apparteneva a quest’ordine ed era il più lucente e possente di tutti gli altri. Seguendo la descrizione del profeta Isaia, sono quindi considerati gli angeli che circondano il trono di Dio (assieme ad i Troni ) e cantano inni di lode senza sosta. Il filosofo Pico della Mirandola alla fine del 1400 in una sua opera scrisse che i Serafini sono il modello d’esempio da seguire per l’uomo “bruciando del fuoco della passione d’amore divina”.   Sempre secondo la tradizione cristiana, questo ordine angelico è quello più “lontano” dall’uomo, in quanto esclusivamente focalizzato nell’adorazione di  Dio e delle sue opere. VISUALIZZA: CHERUBINI (CHERUBIM)   Il passo che abbiamo citato in precedenza riguardo ai Cherubini è probabilmente uno dei più conosciuti, assieme a quello della costruzione dell’ Arca dell’alleanza : “Farai due cherubini d’oro; li farai lavorati al martello, alle due estremità del propiziatorio; fa’ un cherubino  per una delle estremità e un cherubino per l’altra; farete in modo che questi cherubini escano dal  propiziatorio alle due estremità.”   (Esodo 25,18) Tuttavia la descrizione più lunga ed affascinante delle caratteristiche di questi angeli avviene nel libro di Ezechiele, al primo paragrafo: “Al centro apparve la figura di quattro esseri animati, dei quali questo era l’aspetto: avevano sembi  anza umana e avevano ciascuno quattro facce e quattro ali. (…) Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d’uomo; tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le  proprie ali, e queste ali erano unite l’una all’altra.   (…) Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d’uomo; poi fattezze di leone a destra,  fattezze di toro a sinistra e, ognuno dei quattro, fattezze d’aquila.”   Da notare come la descrizione di questi Cherubini rappresenti la santità dei quattro evangelisti: difatti quest’u ltimi vengono identificati con il leone ( Marco ), toro ( Luca ), aquila ( Giovanni ) ed uomo ( Matteo ). Interessante notare il parallelismo tra la Genesi ed ancora gli evangelisti: i Cherubini erano stati posti a guardia della via per l’albero della vita così co me gli evangelisti scrissero e custodirono i Vangeli ( via ) che portano a Gesù ( albero della vita ). Nella tradizione rabbinica ed ebraica sono gli angeli predisposti alla protezione del popolo eletto (Israele) e fanno da tramite tra quest’ultimo e Dio.  Secondo la tradizione cristiana, invece, comandano i troni ed hanno una perfetta conoscenza di Dio e per questo vengono spesso associati alla saggezza. Nell’iconografia moderna vengono spesso confusi con i  putti . VISUALIZZA: TRONI (OPHANIM)   L’unico passo del Nuovo Testamento in cui si fa riferimento ai Troni è quello dei Colossesi   (1:16), seppur altri teologi e studiosi ritengono che vi sia una citazione anche nell’Apocalis se  –  tuttavia in quel contesto probabilmente non si fa riferimento ad angeli ma a troni su cui sedersi. Questo ordine angelico viene in ebraico chiamato anche Ophanim   (o Ofanim, ovvero “cerchi” o “ruote”), riprendendo il termine dalla visione del profeta Ezechiele in cui si parla della Merkabah   (“carro”) su cui regge il trono del Signore. Secondo l’interpretazione ebraica i Troni sarebbero dunque angeli di fuoco aventi occhi in gran numero, comandati dai chayyot   (cherubini) e predisposti a trasportare il trono di Dio. Sono in perenne presenza del Creatore assieme ai Cherubini ed i Serafini, gli altri due ordini superiori; sono caratterizzati da un profondo spirito pacifico e passano gli ordini divini alle gerarchie inferiori. Sono genericamente associati ai pianeti. Secondo S. Tommaso i troni hanno il compito di organizzare la disposizione dei giudizi divini, essendo la dimostrazione vivente dell’autorità divina.  Secondo la tradizione cristiana sono esseri purissimi risiedenti nella sfera a contatto tra terra e cielo (altri credono risiedere in una sfera particolare di creazione), non posseggono un aspetto stabile e si preoccupano particolarmente della situazione umana. Alcune tradizioni medioevali li credono “spiriti sublimi calmi e puri, danno la giusta collocazione nel tempo e nello spazio, il momento e il posto giusto quando una cosa si debba manifestare perchè accada il volere di Dio”  . In effetti questa visione è in perfetto accordo con la te oria per cui risiedano nell’area del cosmo in cui le cose cominciano a prendere forma: in quel caso indirizzano la materia secondo la Provvidenza. SECONDA GERARCHIA VISUALIZZA: DOMINAZIONI (HASHMALLIM)