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L'archivio Dell'ospedale Di San Giovanni Di Dio Di Cagliari

L ARCHIVO DI STATO DI CAGLIARI SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA SARDEGNA L'Archivio dell'ospedale di San Giovanni di Dio di Cagliari Atr io dell'ospedale San Giovanni di Dio Inventario a cura di Anna

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L ARCHIVO DI STATO DI CAGLIARI SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA SARDEGNA L'Archivio dell'ospedale di San Giovanni di Dio di Cagliari Atr io dell'ospedale San Giovanni di Dio Inventario a cura di Anna Borrelli e Luisa Piras L AVVERTENZA Si fa presente che parte dei documenti dell'archivio dell'ospedale di San Giovanni di Dio costituiscono eccezione alla consultabilità in quanto contengono dati idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o rapporti di tipo familiare e pertanto, in base all' art.122, comma l, lettera b, del D.L. 22/01/2004 n. 42 (Codice Urbani), sono consultabili 70 anni dopo la loro data. Il Ministero dell'interno può comunque, prevw parere del direttore dell'archivio di Stato competente, autorizzare la consultazione prima di tale termine (art. 123 del Codice Urbani) unicamente per scopi storici e con le opportune cautele di utilizzazione dei dati in essi contenuti. DOCUMENTI NON CONSULTABILI Serie VI - Attività sanitaria Regg. dal298 al346 (Registri generali dei, ) Re g. 348 (Registro generale dei Casa di Riposo V.E. II, ) Reg. 350 (Registro generale di per TBC, ) Regg. dal 351 al 356 (Registri a carico di Enti vari, ) Regg. dal367 al401 (Rubriche alfabetiche dei, ) Regg. dal 404 al 409 (Rubriche alfabetiche dei deceduti, ) Serie VII- Cliniche Universitarie Regg. dal474 al480/ (Registi Ambulatorio delle cliniche varie, ) Regg. dal 482 al 481 (Registri dei Clinica Ostetrica, ) Regg. dal 494 al 499 (Registri dei Clinica Ginecologica, ) Regg.dal 502 al 504 (Registri dei Clinica Otorinolaringoiatra, ) Reg. 508 (Registro delle nascite Clinica Ostetrica, ) Regg. dal 509 al 516 (Registri della denunce delle nascite Clinica Ostetrica, ) Regg. dal 517 al 522 (Registri dei bambini inviati al brefotrofio, ) Regg.dal523 al 528 (Registri denuncia di morte nella Clinica Ostetrica, ) Regg.dal 530 al 532 (Registri di accettazione nella Clinica Ostetrica, ) Regg. dal 534 al 536 (Registri vari della Clinica Ostetrica, ) SIGLE E ABBREVIAZIONI USATE AO.C. CA Ali. c.s D.A etc. I.P.A. n., nn. o.c. O.R O.Sales p.,pp R.V.E.II S.A.A. s.d Sec., secc. * Archivio Ospedale Civile di Cagliari Allegati come sopra Dispensario Antitubercolare eccetera Istituto Provinciale Antitubercolare numero,numen Ospedale Civile Ospedali Riuniti Ospedaletto San Francesco di Seles Pagina, pagine Ricovero Vittorio Emanuele II Sant'Antonio Abate senza data Secolo,secoli Danneggiato INDICE GENERALE Cenni storici e archivio Serie I- Amministrazione Serie II - Patrimonio Serie III - Gestione Segreteria Serie IV - Gestione Economato Serie V - Gestione Ragioneria Serie VI -Attività Sanitaria Serie VII- Cliniche Universitarie Serie VIII - Manicomio Serie IX- Affari Diversi Archivi Aggregati Archivio Fotografico Indice delle Serie pp.i-vi pp pp pp pp pp pp pp pp pp pp pp pp L L L'Ospedale San Giovanni di Dio L'Ospedale Civile di Cagliari trae ongme dal vetusto e glorioso ospedale dei poveri, il Sant'Antonio Abate, ubicato nell'antica appendice del quartiere Lapola, oggi Marina, operativo già della prima metà del XV 0 secolo sotto l'amministrazione dei consiglieri civici. La cattiva gestione del nosocomio fa si, che nel 1636, il Magistrato civico ne cede l'amministrazione e la gestione, all'ordine dei Padri Ospedalieri Fatebenefratelli di S.Giovanni di Dio, i quali si impegnano ad offrire l'assistenza medica gratuita ai poveri, agli esposti ed ai militari e marinai di passaggio. Per due secoli l'ospedale viene amministrato dai Fatebenefratelli, da Congregazioni religiose e Consigli di Carità che ne gestiscono il patrimonio, costituito per lo più da elemosine, elargizioni di privati e contributi finanziari del Comune di Cagliari. L'esigenza di un suo ampliamento, postasi già dagli anni Venti dell'ottocento, induce l'amministrazione comunale a programmare la costruzione di un nuovo edificio; l'incarico della progettazione è affidato al prof. Gaetano Cima, nominato primo architetto e artefice del piano regolatore della città di Cagliari; si decide inoltre di intitolare il nuovo Ospedale Civile a S. Giovanni di Dio, in onore dei frati ospedalieri che per due secoli avevano assistito caritatevolmente gli ammalati. Nel 1844 viene collocata la prima pietra e l'edificazione è condotta a termine nelle sue parti principali nel 1858: ovvero viene innalzato il corpo 1 centrale con i soli 2 bracci della raggiera a destra destinati ad ospitare gli uffici, i servizi, il reparto dei maniaci ed i reparti medico e chirurgico. Lo scopo principale del nosocomio continua ad essere il ricovero e l'assistenza dei poveri ammalati della città e della provincia di Cagliari, ma si iniziano ad accettare anche pazienti benestanti dietro corresponsione di una retta. Un nuovo regolamento ospedaliero viene approvato nel 1859 e prevede tre servizi: servizio amministrativo, sanitario e religioso, quest'ultimo affidato ad un sacerdote, mentre le Suore di Carità di San Vincenzo De Paoli attendono alla pulizia di tutti i locali, sorvegliano la condotta del personale infermieristico e di servizio e vigilano sugli ammalati. I Il patrimonio finanziario è costituito da sempre da lasciti ereditari quali beni rustici od urbani, crediti, censi, titoli del Debito Pubblico ai quali si aggiungono varie donazioni di privati cittadini, che consentono poco alla volta l'ampliamento dei locali. Nel 1889, invece, a seguito dell'ingente lascito del Commendator Carlo Marengo, viene appaltata la costruzione di altri 2 bracci, destinati alle Cliniche Universitarie; l'intera costruzione viene ultimata solo nel Il nuovo secolo vede incrementare le finanze dell'ospedale grazie alle rette e alle tasse sulle operazioni e sulla cura degli ammalati pensionanti, nonché alle sovvenzioni da parte del Comune di Cagliari per il funzionamento gratuito degli ambulatori ospedalieri. Per gli indigenti, le rette sono rimborsate dai Comuni di appartenenza, dalla Prefettura e per i maniaci dalla Amministrazione Provinciale. Durante il periodo fascista vengono ulteriormente regolati i rapporti tra le (éliniche M iversitarie e l'amministrazione dell'ospedale e tra la fine degli anni Trenta e Quaranta vengono istituiti gli Enti Pubblici maggiori di Previdenza per l'assistenza ai lavoratori e dipendenti pubblici. Particolare rilevanza sull'evoluzione dell'istituzione ospedaliera è apportata dalla legge di riforma del 1934 e del successivo regolamento del 1938 che trasforma l'ospedale in un Ente di servizio pubblico 1 Per quanto concerne l'aspetto amministrativo il San Giovanni di Dio è gestito sin dal 1882 da una Commissione laica formata da sette membri di nomina Comunale e Provinciale mentre a partire dal 1923 subentra un Commissario Prefettizio. Successivamente, in virtù del R.D. del 13 sett.l928 le Opere Pie Ospedale Civile, Ospedale di San Francesco di Sales, Casa di Riposo Vittorio Emanuele no e l'istituto Provinciale Antitubercolare 2 sono raggruppate sotto un'unica amministrazione denominata Ospedali Riuniti e Casa di Riposo Vittorio Emanuele Il 0 , con un nuovo regolamento organico che li comprende tutti; ad essi si unisce nel1932 la Colonia Marina del Poetto. 1 P. CARUCCI, Gli archivi ospedalieri: normativa, censimento, conservazione, in PAS,Saggi 18, , Studi in onore di Giovanni Cassandra, Roma,Ministero per i Beni culturali e Ambientali, Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, 1991 I, pp Dall'Istituto Antitubercolare dipendono il Dispensario Antitubercolare ed il Sanatorio Carlo Forlanini II Dal dopoguerra l'assistenza cambia radicalmente e. si istituzionalizza l'offerta a pagamento del servizio ospedaliero agli abbienti ; si assiste, così, al proliferare delle camere a pagarriento le cui risorse contribuiscono a favorire una modernizzazione dei servizi. Una svolta dal punto di vista organizzativo avviene con la riforma sanitaria del 1978 (la Legge n. 833/78) che assegna determinate competenze in materia sanitaria alle Regioni, cui viene affidato il compito di regolamentare con apposite leggi l'organizzazione struttur'lle e funzionale del nuovo servizio. Si ha di conseguenza lo scioglimento dell'ente. Ospedali Riuniti e si pone quindi il problema della destinazione del patrimonio documentario sedimentato nei secoli e conservato nei vecchi e ormai in alcune parti fatiscenti locali del San Giovanni Di Dio. L'archivio viene recuperato e salvato nel 1979 grazie al tempestivo intervento del Soprintendente Archivistico per la Sardegna dott. Giovanni Todde, che si preoccupa di salvaguardare ~ le preziose carte, diretta testimonianza storica della spedalità cittadina. 3 La Soprintendenza interviene prima sulla tutela materiale delle carte, che vengono riunite in un unico locale, sotjoposl.e l'!d una ùisinlestazinnt: t: disinfezione e poi censite; in un secondo momento, in accordo e con delibera del Sub Commissario Straordinario dell'ente ospedaliero Ospedali Riuniti del 21 luglio del l'j~l, si stabilisce il deposito volontario presso l'archivio di Stato di Cagliari avvalendosi di quanto disposto dall'art. 34 del D.P.R n. 1409, cui segue nel 1984 apposita convenzione. 4 Purtroppo, a seguito della complessa situazione giuridico - istituzionale, e anche alla prematura scomparsa nello stesso anno 1984 del Soprintendente dott. Giovanni Todde, non si poté fare in tempo a perfezionare il deposito. Negli anni Novanta il Reggente dott. Roberto Porrà, d'accordo col direttore dell'archivio di Stato dott. ssa Marinella Ferrai Cocco Ortu, risolve finalm~nte l'annoso problema della competenza istituzionale e applicando l' art.3 2 del D.P.R. 3 O settembre 1963 n.1409 che prevede, in caso di estinzione degli enti Pubblici, il versamento nei competenti Archivi di Stato, perfeziona III 3 Il complesso intervento di recupero dell'archivio è stato avviato da un'equipe costituita da personale della Soprintendenza Archivistica ( dott.sse A..Borrelli, M.B. Lai, C.. Marongiu, G. Usai, le sig.re P. Cabras, A. De.iana, F. Virdis, i sig. G.Camba, G.Serra) e dell'archivio di Stato (sig. I. Cadelano). 4 R. PORRA' La vigilanza sugli archivi storici in Sardegna in P AS,saggi 69 Medicina e ospedali memoria e futuro atti convegno dicembre 1996, Roma, Ministero pc:r i Bc:ni Culturali e Ambientali, Direzione per gli Archivi, ~ ~ ~-- - dal punto di vista giuridico l'iniziale deposito con un atto di versamento definitìvò nel pa:trimonìo culturale dell'archivio. di Stato di Cagliari. A questo nucleo pnncipale si sono aggiunti altri dùe versa:mentb:nell994 di 121 registri di ricovero provenienti dall'ospedale Brotzu;' e nel giugno 2009 di 52 registri della Clinica Universitaria Ostetrica -Ginecologica del San Giovanni. Il presente lavoro viene dedicato alla memoria del compianto maestro Giovanni Todde, principale artefice del salvataggio dell'archivio degli ospedali della nostra éittà da sicura distruzione., IV L'ARCHIVIO L'inventario dell'archivio del San Giovanni di Dio di Cagliari, frutto di un lungo lavoro di riordino, abbraccia un arco cronologico piuttosto ampio, con documenti a partire dal 1753, in parte confluiti dal Sant'Antonio Abate perché necessari per la continuità di trattazione delle pratiche, fino ad arrivare al 1980, relativamente ad alcuni registri dei ricoverarti del disciolto ente Ospedali Riuniti . La natura dell'archivio è rappresentata per la maggior parte dalla produzione documentaria amministrativa e gestionale dei vari Servizi; molti dei fascicoli venivano di volta in volta riconvertiti, a seguito delle modifiche organizzative volute dal fascismo. Ai primi.del Novecento, durante la nuova direzione del Commissario Prefettizio cav. Angelo Corrias, viene dato l'incarico della sistemazione dell'archivio, all'archivista paleografo dott. Michele Pinna, che riordina le singole pratiche degli infermi dal 1905 al 1923 e dei conti approvati dal 1851 al Lo stesso Pinna pone le basi per il nuovo quadro di classificazione grazie al quale si è potuto ricostruire e ricomporre gran parte delle serie archivistiche attraverso la lettura delle vecchie segnature dei faldoni e fascicoli. In questa fase particolare attenzione viene data all'archivio inteso come custode e testimonianza della vita dell'ente il cui buon funzionamento, secondo le disposizioni impartite dalla amministrazione prefettizia, avrebbe posto le basi per una corretta gestione dei vari servizi ospedalieri. E' da sottolineare che le singole pratiche vengono ordinate con criteri non soltanto burocratici, ma anche pratici, creando un rigoroso collegamento fra i vari uffici e servizi avvantaggiando, così, la finanza del nosocomio e la comprensione oggi della struttura organizzativa dell'archivio. Vengono ristrutturati poi tutti i servizi amministrativi - contabili, impiantati un archivio di deposito per gli affari generali in continuazione del primo riordinamento, v creato un archivio corrente e di deposito per le spedalità con contestuale riorganizzazione del servizio 5 Del precedente sistema di archiviazione,ereditato dal vecchio Sant'Antonio Abate sono rimaste vecchie segnature ne1 fascicoli ottocenteschi, relativi ad alcuni titoli o Posizioni rispecchianti l'allora più semplice attività. Durante il riordinamento il lavoro più impegnativo è stato quello di ricondurre i documenti rinvenuti sciolti ai loro fascicoli di appartenenza onde recuperare il vincolo archivistico. L'inventario è stato strutturato in nove ~erie ed un archivio aggregato cercando di rispettare, per quanto possibile, il vecchio impianto organizzativo dell'archivio, nonostante le difficoltà dovute alla stratificazione di interventi succedutesi nel tempo e ancora presenti sulle carte. La serie I riguarda l ' Amministrazione, la II il Patrimonio, la III la Segreteria, la IV l'economato, la V la Ragioneria, la VI l' Attività Sanitaria, la VII le Cliniche Universitarie, l'viii il Manicomio ed infine la IX Affari Diversi. Nell' archivio aggregato troviamo due buste contenenti atti personali e della famiglia di origine toscana del legato Carlo Marengo, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte D'Appello di Cagliari e Presidente dell' Ospedale Civile. Deceduto a Livorno il l O maggio 1886 istituisce erede universale dei suoi beni l' a pedale Civile di Cagliari. In suo onore, come da regolamento,viene commissionato un busto in marmo al Sartorio, collocato al piano terra. L'archivio complessivamente è costituito da 556 pezzi, 350 registri, 190 buste (fasce. 2226) e 14 pacchi. 5 A.O.C.CA, serie 1.29 Sulla gestione straordinaria del Pio Istituto dal 28/7/1923 al 15/10/1925. Relazione del Commissario prefettizio Angelo Corrias. VI L L SERIE I AMMINISTRAZIONE Composta da 157 unità, la presente serie è suddivisa in 8 sottoserie. La prima, Memorie, Statuti e Regolamenti comprende gli atti ereditati dal vecchio ospedale Sant'Antonio Abate, si trovano cenni sulla fondazione, sui redditi del nosocomio e dell'omonima chiesa passati al nuovo ospedale di San Giovanni di Dio per comprovare le rendite. Da segnalare il regolamento interno del 1859, che disciplina la materia concernente gli oneri ospedalieri per l'assistenza gratuita e i servizi amministrativi, sanitari e religiosi. Un'unica busta relativa alla seconda sottoserie Consiglio di Amministrazione , conserva i fascicoli dei suoi consiglieri e amministratori dal 1842 sino agli anni trenta. La terza sottoserie Delibere è costituita dalle delibere,rinvenute sciolte, che vanno dal 1851 al 1890 e raggruppate in un unico faldone, mentre per gli anni successivi le deliberazioni si trovano inserite nelle relative pratiche. Poche unità testimoniano la quarta sottoserie Suore della Carità che riguarda la loro attività all'interno del nosocomio. Segue la quinta sotto serie Direzione Sanitaria , istituita dal 1923 e cessata nel 1931, con compiti di igiene dell'ospedale ed accettazione e dimissione degli ammalati. La sesta sottoserie Personale amministrativo è costituita da fascicoli relativi a concorsi,nomine e fascicoli del personale- amministrativo. La settima sottoserie I.P.A. costituzione dell'ente e funzionamento raccoglie tutta la documentazione amministrativa dell' Istituto Provinciale Antitubercolare dal 1917 al1934 durante la gestione dell'ospedale Civile. Nell'ultima, l'ottava sottoserie Affari Diversi , sono stati raccolti in un'unica busta tutti i fascicoli di corrispondenza varia. n.cord B./R. Fase. MEMORIE,STATUTI E REGOLAMENTI ANNOTAZIONI 1 R. 2 R. 3 R. 4 R. 5 R. 6 R. 7 R. 8 R. 9 B. l 2 Conto dei Legati Pii dei Redditi della Chiesa di S.A.A. Conto dell'amministrazione dei Redditi della Chiesa di S.A.A. Conto dell'amministrazione dei Redditi della Chiesa di S.A.A. Conto dell'amministrazione dei Redditi della Chiesa di S.A.A. Conto dell'amministrazione dei Redditi della Chiesa di S.A.A. Riepilogo del personale amministratori,impiegati e salariati dell'o.c.di Cagliari Rubrica alfabetica dei soci onorari del Dispensario Antitubercolare Relazione del Commissario Prefettizio Corrias Vecchia corrispondenza con i PP.Conventuali Memoriali All. 25 prediche in sardo 10 B. 3 Erezione Nuovo Ospedale All. biglietti della lotteria 4 Beni e reditti della Chiesa S.A A. 5 Bozza dello statuto organico dell'ospedale e schema del regolamento 6 Permuta e cessione del 1881 vecchio Municipio e Arciconfratemita D'Itria 7 Atti relativi a regolamenti organici e dell'o.c. di Cagliari 8 Rette ospedali ere e regolamenti dell'o.c. di Cagliari 9 Regolamenti di altri ospedali A stampa lo Italiani Regolamento sanitario per l'o. C. di Cagliari 11 Notizie sulle... ongmi, sull'amministrazione, sulle rette di ricovero nell' O.C di Cagliari 12 Documenti relativi alla storia dell'ospedale di S.A.A. lasciati da Padre Demelas 13 Testo unico del regolamento 1929 per gli ammalati a pagamento dei 4 Enti raggruppati 14 Disposizioni di legge, di [1929] statuto, di regolamento, Ordini di servizio e disposizioni di massima CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 11 B. 15 Membri del Consiglio di amministrazione dell'ospedale 16 Atti relativi al v an amministratori dell' O.C. 17 Fascicolo personale del presidente No bilioni Francesco 18 Fascicolo personale del presidente Valle Nicolò 19 Verbali di consegna dei titoli 1914 e valori dell'o.c. dal Commissario Valle al presidente Enrico Pemis 20 Nomina del Presidente e del Consiglio d'amministrazione dell'o.c. Enrico Pemis 21 Fascicoli personali di consiglieri d'amministrazione di decenni precedenti il decennio 22 Fascicolo personale del 1921 consigliere Giuseppe Carta 23 Fascicolo personale del 1921 consigliere Arnaldo Dellacà 24 Fascicolo personale del consigliere cavalier Cristoforo Manconi 25 Fascicolo personale del 1923 consigliere Salvatore Palomba / 26 Amministrazione 1923 straordinaria del presidente.enrico Pemis 3 l '- 27 Verbali di consegna dal 1923 presidente Enrico P e mis al Commissario Prefettizio 28 Gestione del Commissario Prefettizio cavalier Angelo Corrias 29 Relazione sulla gestione straordinaria del Commissario Prefettizio Angelo Corrias 30 Fascicolo personale del 1926 consigliere Antonio Basoli 31 Fascicolo personale del 1928 consigliere Giuseppe Tocco- Toko 32 Verbale di consegna al Commissario Prefettizio Gaetano Orrù 33 Pergamena offerta al Commissario Prefettizio Gaetano Orrù 34 Nomina del cavalier Garzia a 1929 Presidente del Consiglio di Amministrazione 35 Fascicolo personale del 1929 consigliere Oreste Deiana 36 Fascicolo personale del 1929 consigliere Francesco Loriga 37 Fascicolo personale del 1929 consigliere Murru Luigi 38 Designazione membri 1929 Consiglio di Amministrazione assistenza invalidi di guerra DELIBERE 12 B. 39 Istanza dei sanitari dell'ospedale m ordine al regolare andamento dei servizi 40 Ordinati della Congregazione Congregazione dell'ospedale Civile: deliberazioni SUORE DELLA CARITÀ 13 B.. 42 Convenzione dell'ospedale 1856 con le suore delle Figlie della Carità di San Vincenzo di Paoli 4 43 Decesso della suora Onorina 1898 Patetta, Superiora delle figlie della Carità, addette all'ospedale Civile 44 Richiesta miglior trattamento economico da parte delle suore 45 Decesso della suora Virginia