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Lezioni Finesso Segnali E Sistemi Unipd

c _ F i n e s s o , P a v o n , P i n z o n i 2 0 0 1 - 2 0 1 2 SEGNALI E SISTEMI (Ingegneria dell’Energia), a.a. 2013-2014 Lezione 1 (Marted`ı 1 ottobre, 16:30–18:15) 1.1 Informazioni generali Presentazione del corso, aspetti organizzativi e contenuti. 1.2 Richiami sui numeri complessi – parte I Il corso di Segnali e Sistemi presuppone la perfetta padronanza dei numeri complessi. Queste note non sostituiscono un testo di Analisi Matematica

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       c              F       i     n     e     s     s     o ,       P     a     v     o     n ,       P       i     n     z     o     n       i       2       0       0       1   -       2       0       1       2 SEGNALI E SISTEMI (Ingegneria dell’Energia), a.a. 2013-2014 Lezione 1 (Marted`ı 1 ottobre, 16:30–18:15) 1.1 Informazioni generali Presentazione del corso, aspetti organizzativi e contenuti. 1.2 Richiami sui numeri complessi – parte I Il corso di Segnali e Sistemi presuppone la perfetta padronanza dei numeri complessi.Queste note non sostituiscono un testo di Analisi Matematica, al quale il lettore `e rinviatoper una presentazione sistematica.Un numero complesso  a  `e determinato da due numeri reali  α  e  β  , la parte reale e la parteimmaginaria rispettivamente. Solitamente si scrive a  =  α  +  jβ  dove  j  `e l’unit`a immaginaria per cui vale  j 2 = − 1In Matematica la notazione usuale `e  z  =  x  +  iy , ma in Elettrotecnica  i  si `e compromessacon la  corrente elettrica   e in Segnali e Sistemi anche  x,y  e  z  sono gi`a impegnate.La parte reale e quella immaginaria si denotano α  = Re a, β   = Im a L’insieme dei complessi si denota  C . Il sottoinsieme dei complessi a parte immaginarianulla si identifica con l’insieme dei numeri reali R . I complessi a parte reale nulla si dicononumeri immaginari o numeri immaginari puri. Attenzione! (a.)  La parte immaginaria di  a  =  α  +  jβ   `e  β   (un numero reale), non  jβ  . (b.)  L’insieme  C  non `e   ordinato: non hanno alcun senso le scritture  a < b  o  a > b  tranumeri complessi. Hanno invece senso scritture del tipo Re a >  Im b  o Im a >  Im b  ecc.essendo, queste, relazioni tra numeri reali. 1.3 Rappresentazioni cartesiana e polare Poich`e un numero complesso `e specificato da due numeri reali `e naturale identificare  a  = α  +  jβ   ∈ C  con la sua rappresentazione cartesiana ( α,β  ) ∈ R 2 .               ReIm αβ  aρφ 1  Il piano diventa allora una rappresentazione di  C , l’asse delle ascisse si dice asse reale equello delle ordinate asse immaginario. Nel piano i punti si possono specificare assegnandole coordinate polari ( ρ,φ ), dove  ρ >  0 `e il modulo e  φ  ∈  R  la fase o argomento. La fase `einerentemente non unica: punti con lo stesso modulo e fasi che differiscono per multipli di2 π  coincidono. Quando `e necessario avere una determinazione univoca della fase si prendeusualmente  φ ∈ ( − π,π ], o in alcuni casi  φ ∈ [0 , 2 π ).Dato il numero complesso a  =  α  +  jβ, la trigonometria fornisce α  =  ρ cos φ, β   =  ρ sin φ, quindi, nota la rappresentazione polare ( ρ,φ ) di un punto sul piano  C  il passaggio allarappresentazione cartesiana ( α,β  ) `e univoco ed immediato.Il passaggio dalla rappresentazione cartesiana a quella polare richiede maggiore attenzione.Si ricorda che mentre il modulo `e univocamente determinato, l’argomento `e determinatoa meno di multipli di 2 π  (tranne che nell’srcine dove `e indeterminato). Noti ( α,β  ) latrigonometria fornisce ρ  =   α 2 +  β  2 φ  =  arctan  βα  α >  0+ π 2  α  = 0 , β >  0 − π 2  α  = 0 ,β <  0arctan  βα  +  π α <  0 , β >  0arctan  βα  − π α <  0 , β <  0 π α <  0 , β   = 0Non serve memorizzare queste formule: in pratica basta calcolare arctan  βα  e aggiustarel’angolo in base al quadrante in cui si trova  a . Fare gli esercizi! Notazioni.  Si denota  | a |  =  ρ  il modulo di  a  e con una delle notazioni arg a  =  ∠ a  =  φ l’argomento. 1.4 Aritmetica in  C Richiamiamo le operazioni aritmetiche in  C . Siano  a  =  α  +  jβ   e  b  =  γ   +  jδ  . Somma a  +  b  := ( α  +  γ  ) +  j ( β   +  δ  )La somma `e associativa, commutativa, ha elemento neutro 0 = 0+  j 0 La rappresentazionecartesiana consente di dare un’interpretazione geometrica alla somma di numeri complessi(disegnare una figura!). Prodotto ab  := ( αγ  − βδ  ) +  j ( αδ   +  βγ  )2  Il prodotto `e associativo, commutativo, distributivo rispetto alla somma, con elementoneutro 1 = 1 +  j 0.Si osservi che per il calcolo del prodotto non `e necessario memorizzare la precedenteformula: `e sufficiente applicare le usuali regole dell’algebra reale e la regola  j 2 =  − 1 perottenere ab  = ( α  +  jβ  )( γ   +  jδ  ) = ( αγ   +  αjδ   +  jβγ   +  j 2 βδ  ) = ( αγ  − βδ  ) +  j ( αδ   +  βγ  ) Complesso coniugato a  :=  α −  jβ  una notazione alternativa per il coniugato `e  a ∗ . Si osservi che (dimostrarlo!) a  +  b  =  a  +  bab  =  ab Alcune utili espressioni con il coniugato sono le seguenti (dimostrarle!) a  +  a 2 = Re aa − a 2 i  = Im aaa  = ( α  +  jβ  )( α −  jβ  ) =  α 2 +  β  2 = | a | 2 =  ρ 2 L’ultima di queste formule `e utilissima per esprimere l’inverso di un numero complesso edil quoziente di due numeri complessi. Attenzione!  Se  a ∈ R  allora  a 2 = | a | 2 mentre se  a ∈ C a 2 = ( α  +  jβ  ) 2 = ( α 2 − β  2 ) +  j  2 αβ,  | a | 2 =  aa  =  α 2 +  β  2 , quindi  a 2  = | a | 2 se  a ∈ C \ R . Inverso moltiplicativo Se  a  = 0 1 a  =  aaa  =  α −  jβ  ( α  +  jβ  )( α −  jβ  ) =  αα 2 +  β  2  −  j β α 2 +  β  2 Basta moltiplicare numeratore e denominatore per  a  e svolgere i calcoli. In particolarevale1  j  = −  j Quoziente ab  =  α  +  jβ γ   +  jδ   = ( α  +  jβ  )( γ  −  jδ  )( γ   +  jδ  )( γ  −  jδ  ) == ( α  +  jβ  )( γ  −  jδ  ) γ  2 +  δ  2 =  αγ   +  βδ γ  2 +  δ  2  +  j βγ  − αδ γ  2 +  δ  2 Anche in questo caso non `e necessario memorizzare la formula per il quoziente: `e sufficientemoltiplicare numeratore e denominatore per il coniugato del denominatore ed eseguire icalcoli.3  1.5 Esponenziale complesso Per ogni  a ∈ C  si definisce e a := ∞  k =0 a k k !Questa definizione `e formalmente identica a quella che si d`a nel caso di  a  reale. Anche nelcaso complesso la serie `e assolutamente convergente e dunque vale e a + b =  e a e b e quindi per  a  =  α  +  jβ e a =  e α +  jβ =  e α e  jβ Particolare attenzione merita l’esponenziale immaginario puro. Dalla definizione e  jβ = ∞  k =0 (  jβ  ) k k !e si osservi che le potenze  j k , k  = 0 , 1 , 2 ,...  assumono i valori 1 , j,  − 1 ,  −  j,  1 , j,... ripetendosi periodicamente con periodo 4. Una felice manipolazione fornisce allora e  jβ = ∞  k =0 (  jβ  ) k k ! = ∞  k =0 ( − 1) k  β  2 k (2 k )! +  j ∞  k =0 ( − 1) k  β  2 k +1 (2 k  + 1)! . Nelle due sommatorie si riconoscono le serie di Taylor della funzione cos β   e sin β   rispet-tivamente  1 . Si ricava cos`ı la fondamentale  formula di Eulero e  jβ = cos β   +  j  sin β  Da qui `e facile ricavare che | e  jβ | = 1 ed estendere il risultato a | e a | =  e Re a (dimostrare que-ste affermazioni!) Dalla periodicit`a di cos β   e sin β   si ricava  e  jβ =  e  j ( β +2 kπ ) . L’esponenzialeimmaginario `e periodico di periodo 2 π  !In particolare per  β   =  π  si ottiene la portentosa e  jπ + 1 = 0Questa formula non `e utile per s´e, ma contiene la summa della matematica settecente-sca, legando tra loro le principali costanti delle varie branche 0 , 1 ,j  dall’algebra,  π  dallageometria,  e  dall’analisi. Non fermarsi un attimo ad ammirarla sarebbe imperdonabile.L’esponenziale immaginario `e strettamente legato alla rappresentazione polare dei numericomplessi. Basta osservare che per  a ∈ C a  =  α  +  jβ   =  ρ (cos φ  +  j  sin φ ) =  ρe  jφ = | a | e  j  arg a 1 Una funzione che ammette infinite derivate, uniformemente limitate, nell’origine, `e sviluppabile inserie di Taylor-MacLaurin  f  ( x ) =  f  (0) +  f   (0) x  +  f   (0)2  x 2 +  f   (0)3!  x 3 +  ... . In questo modo si ricavacos β   = 1 −  β 2 2  +  β 4 4!  ...  ed analogamente sin β   =  β   −  β 3 3!  +  β 5 5!  ... . In queste due formule si riconoscono iprimi termini delle due serie nel testo. 4